Il dolore ai piedi è molto diffuso al mondo, portando con sé disabilità, diminuzione dell’attività fisica, riduzione della qualità di vita e dell’indipendenza. Inoltre, agendo negativamente sul movimento, può a lungo andare associarsi all’insorgere di patologie croniche sistemiche.

Sarebbe importante individuare fattori di rischio chiari, così da aiutare i clinici, ma anche i medici di medicina generale, a identificare i pazienti a rischio prima che sviluppino dolore, fornendo così indicazioni di carattere preventivo. Al momento i fattori di rischio presi in considerazione sono il sovrappeso, l’indice di massa corporea, l’invecchiamento e il genere femminile, ma non ci sono studi che ne attestano la reale efficacia.

Nel loro studio “Predictive factors for foot pain in the adult population“, pubblicato su BMC Musculoskeletal Disorders, ricercatori dell’Università di Malaga, cercano di individuare fattori di rischio certi, partendo da una coorte di 457 pazienti.

I parametri presi in considerazione

Innanzitutto, gli autori hanno ideato un nuovo parametro, l’indice volumetrico delle scarpe (VIF), necessario per capire se un aumento del volume del piede possa essere predittivo dello sviluppo di dolore. Dopodichè, per ogni paziente sono stati registrati i risultati del Foot Function Index (FFI), del questionario EuroQoL-5D e della Scala analogica visuale (VAS), per il dolore.

Inoltre, si è proceduto con il prendere delle misurazioni antropometriche e a valutare la postura del piede con il Foot Posture Index (FPI). I dati relativi al dolore sono stati poi incrociati statisticamente con quelli demografici e strutturali, per giungere ai fattori di rischio. Su una popolazione di 457 soggetti, il 36% lamenta dolore al piede.

Gli autori hanno individuato una correlazione positiva, seppur debole, tra la dimensione delle scarpe e i valori di VAS e quelli associati al dolore del FFI. Forte e significativa dal punto di vista statistico, invece, la correlazione tra VIF e la dimensione delle scarpe per entrambi i piedi, sia in carico che no. Forte anche la correlazione, stavolta inversa, tra VIF e dolore al piede. Messi insieme i risultati ottenuti portano a un identikit.

Chi è più predisposto a soffrire di dolore al piede?

Secondo questi team di ricerca, il paziente tipo per lo sviluppo di dolore al piede è una giovane donna, con un alto BMI e alti valori di FPI, associati a una postura in pronazione del piede. Il soggetto, inoltre, ha una peggiore percezione della propria salute e fatica a camminare.

In linea generale, i medici dovrebbero porre attenzione, in giovani donne, al BMI e al valore del FPI, così da poter valutare se sono o meno predisposte a sviluppare dolore al piede. Anche la mobilità e la componente psico-emotiva hanno un loro peso. Inoltre, può essere utile misurare il VIF, dal momento che questo parametro mostra una sensibilità del 72.3% ed è molto semplice da applicare. 

Studio: Canca-Sanchez, F.J., Morales-Asencio, J.M., Ortega-Avila, A.B. et al. Predictive factors for foot pain in the adult population. BMC Musculoskelet Disord 25, 52 (2024).