Dispositivo robotico per la riabilitazione nelle lesioni spinali

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Il percorso riabilitativo dei pazienti con lesione spinale può essere molto lungo e richiedere del supporto di una serie di dispositivi. Questi soggetti necessitano infatti di un supporto quando devono stare in piedi e iniziare a riallenare alcune funzioni del corpo, ma anche quando iniziano a muovere da soli il tronco.

The Journal of Spinal Cord Medicine riporta uno studio di concetto statunitense nel quale viene presentato un nuovo sollevatore robotico da utilizzare per l’allenamento della postura in piedi, o RobUST. 4 i partecipanti con lesioni neurologiche comprese tra C4 e T2: 3 con lesione spinale motoria completa e l’ultimo con lesione incompleta, ma nessuno in grado di stare in posizione eretta in modo autonomo.

I pazienti sono stati quindi sottoposti a delle sessioni riabilitative sfruttando RobUST per dare assistenza continua a livello pelvico, mentre i riabilitatore forniva assistenza manuale a livello delle ginocchia per mantenere la postura. Gli autori hanno quindi chiesto ai partecipanti di eseguire alcuni compiti, tenendo o meno le mani sui manubri per tenersi in equilibrio.

Nel frattempo, venivano misurate le forze di reazione con il terreno e il dislocamento del tronco e veniva effettuata una elettromiografia per valutare l’attività del tronco e dei muscoli degli arti inferiori. Ecco quanto osservato dai ricercatori: i compiti eseguiti sotto perturbazione senza tenere le mani sui manubri hanno portato a un 73% in più di carico verticale ipsilaterale, a un 57% in più di dislocamento del tronco e in maggiore attività muscolare.

La capacità del robot RobUST di offrire supporto ai pazienti in base alle loro esigenze ha permesso agli stessi di sostenere il proprio peso di un 8.5% in più. L’uso del robot ha inoltre migliorato la velocità di movimento del tronco del 112% e in una più veloce attivazione muscolare. Se si considerano gli esercizi condotti con le mani sui manubri, gli autori hanno riportato un 116% in più di dislocamento del tronco, un 10% in più di forza di reazione al terreno e una maggiore attivazione muscolare della caviglia.

Lo studio, secondo gli autori, dimostra che questo robot riabilitativo crea un ambiente sicuro e stabile per i pazienti, permettendo loro di sperimentarsi maggiormente e, di fatto, offrendo la possibilità di migliorare i paradigmi riabilitativi stessi e la valutazione del controllo posturale in posizione eretta. Ciò potrebbe portare vantaggi per i team di riabilitazione che lavorano con soggetti con lesione spinale e anche ai pazienti stessi.

Lo studio ha visto la collaborazione di vari Dipartimenti e Istituti della University of Louisville, in Kentucky: il Kentucky Spinal Cord Injury Research Center, il Frazier Rehabilitation Institute e il Dipartimento di Chirurgia Neurologica. Hanno partecipato anche il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e il Dipartimento di Riabilitazione e Medicina Rigenerativa della Columbia University di New York.

(Lo studio: Bowersock CD, Pisolkar T, Omofuma I, Luna T, Khan M, Santamaria V, Stein J, Agrawal S, Harkema SJ, Rejc E. Robotic upright stand trainer (RobUST) and postural control in individuals with spinal cord injury. J Spinal Cord Med. 2022 May 9:1-11. doi: 10.1080/10790268.2022.2069532. Epub ahead of print. PMID: 35532324)

Stefania Somaré