Si sta diffondendo l’utilizzo di dispositivi indossabili per monitorare alcuni aspetti funzionali del paziente. Una review sistematica qualitativa ha cercato di capire se questi piacciano o meno ai soggetti anziani e come riescano a gestirli (Moore K, O’Shea E, Kenny L, Barton J, Tedesco S, Sica M, Crowe C, Alamäki A, Condell J, Nordström A, Timmons S. Older Adults’ Experiences With Using Wearable Devices: Qualitative Systematic Review and Meta-synthesis. JMIR Mhealth Uhealth. 2021 Jun 3;9(6):e23832. doi: 10.2196/23832. PMID: 34081020).
È chiaro che comodità e facilità d’uso sono fondamentali alleati perché i pazienti usino al meglio questi dispositivi, soprattutto quando il loro è un uso che dura nel tempo.
Gli autori hanno selezionato gli studi più rispondenti ai requisiti in letteratura, cercando su CINAHL, APA PsycINFO, PubMed ed Embase, individuandone 20, per un totale di 349 soggetti di età compresa tra i 51 e i 94 anni.

L’analisi degli articoli ha permesso di mettere in evidenza quattro punti chiave, importanti per avere una alta compliance:
motivazione – molto importante perché impatta sull’esperienza del paziente… più è alta e maggiormente il paziente è disposto a conoscere il dispositivo, utilizzarlo e così via… ma non solo… occorre che il dispositivo migliori in qualche modo la vita del paziente
caratteristiche del paziente, in termini di apertura ai cambiamenti e capacità funzionali
caratteristiche del dispositivo stesso… in particolare per favorire lunghi indossamenti sembrano essere importanti la capacità del dispositivo di rispondere ai bisogni del integrazione del dispositivo nella vita di tutti i giorni, che si ottiene da un giusto mix dei punti precedenti.

Ecco allora che non basta ideare un dispositivo innovativo, ma occorre anche pensarlo nella vita del paziente e fare in modo che possa essere facile e stimolante da usare, che apporti un significato nuovo alla sua quotidianità. Infine, essenziale pensare a una struttura che motivi il paziente, lo sostenga, lo incoraggi nei momenti di difficoltà.

Stefania Somaré