Una ricerca ha messo a confronto 100 pazienti con dislocazione di gomito dividendoli in due gruppi: il primo gruppo è stato trattato e poi avviato a esercizi di mobilizzazione precoce (48), mentre ai pazienti del secondo è stato immobilizzato il polso per 3 settimane (52) (Van Lieshout, E.M.M., Iordens, G.I.T., Polinder, S. et al. Arch Orthop Trauma Surg, 2019).
Tutti i partecipanti hanno compilato un questionario con domande relative alla qualità di vita, l’uso nella gestione della salute e l’assenza dal lavoro.
Tutti sono stati seguiti per un anno di follow-up. Le risposte non hanno fornito indicazioni che i pazienti sottoposti a immobilizzazione precoce avessero qualità di vita più alta.
Lo studio si è quindi concentrato sul costo delle due procedure, calcolato come somma del costo diretto e di quello per perdita di produttività: dal punto di vista clinico, l’immobilizzazione costa quasi il doppio della mobilizzazione precoce (7072 dollari contro 3624).
Se si considerano i costi non clinici, invece, la situazione si uniforma.
In particolare, non vi sono grandi costi legati a perdita di produttività per assenza dal posto di lavoro.
Lo studio individua quindi nella mobilizzazione precoce il metodo migliore da utilizzare per trattare una dislocazione semplice di gomito.
Stefania Somaré