Secondo uno studio cinese, diabete e genere femminile sono due fattori di rischio non indifferenti, uniti a costipazione e scarsa qualità del sonno.
La capsulite adesiva, patologia infiammatoria che colpisce la spalla procurando dolore intenso e difficoltà di movimento, si manifesta soprattutto in donne di età compresa tra i 35 e i 50 anni. L’incidenza varia dal 3% al 5%, con picchi del 20% in alcune sottopopolazioni, come quelle con diabete e patologie autoimmuni.
Uno studio della Scuola per Infermieri della Xinjiang Medical University, in Cina, cerca in modo retrospettivo i fattori collegati alla capsulite adesiva, chiamata anche spalla congelata. Il team parte dalla revisione dei dati clinici relativi a 1205 pazienti trattati per questa patologia tra il 2018 e il 2023, analizzandoli con metodi statistici alla ricerca di correlazioni.
Informazioni prese in considerazione e risultati
Nel loro lavoro i ricercatori tengono conto di molti fattori, partendo dal genere e dal tipo di occupazione, ma anche dal luogo di nascita, lo stato civile, l’età, abitudini quali il tabagismo e il consumo di alcol, la qualità del sonno e la presenza di costipazione.
Alcuni aspetti relative la patologia sono la stagione di esordio della sintomatologia, la durata e la sua eziologia.
Importanti anche le informazioni cliniche precedenti, come la storia chirurgica, la presenza di ipertensione, diabete, malattie respiratorie, gonartrosi, iperlipidemia, patologie cardiovascolari, spondilosi cervicale, ernie discali lombari, artrite reumatoide, iperuricemia.
Tutti questi dati vengono sottoposti ad analisi di regressione logistica a fattore singolo, per iniziare, e poi a regressione multifattoriale… e messi a confronto con i risultati ottenuti su un campione di controllo. Interessanti i risultati.
La regressione a fattore singolo mostra che nel campione di pazienti vi sono più femmine, più soggetti diabetici, con gonartrosi e costipazione e anche più persone che dormono male. La regressione multifattoriale evidenzia invece che la presenza di diabete e il genere femminile sono due fattori di rischio per lo sviluppo di spalla congelata. Basandosi su questi risultati il team ha sviluppato un modello predittivo.
Questo modello si mostra tuttavia poco efficiente, con una capacità predittiva che si aggira sul 60%, troppo bassa per trovare uno spazio nella clinica. Per questo gli autori dichiarano la necessità di proseguire nella ricerca.
Esiti e letteratura
Quanto evidenziato da questo studio cinese, pubblicato su BMC Musculoskeletal Disorders, conferma quanto già presente in letteratura.
In particolare, per quanto riguarda il diabete, è noto che la presenza di questa patologia in soggetti con spalla congelata ne peggiora la sintomatologia, aumentando la difficoltà di movimento e, quindi, la disabilità. Il collegamento tra le due condizioni potrebbe essere lo stato infiammatorio sistemico promosso da uno scarso controllo della glicemia.
I problemi in pazienti con diabete controllato sono infatti inferiori, così come il rischio di sviluppare capsulite adesiva. Anche la relazione con il genere è ben nota: alla sua base ci sono differenze fisiologiche tra i due generi.
Tra queste, la presenza di estrogeni nella donna, che possono dare un effetto infiammatorio, ma anche la maggiore predisposizione della donna a percepire il dolore, rispetto all’uomo, legata a questioni di carattere anatomico e, ancora, fisiologico.
Supporta queste ipotesi il fatto che la donna soffre più dell’uomo di dolore alle spalle e al collo, due parti che risentono anche dell’attività al computer e dello stress quotidiano.
Lo studio: Abudula, X., Maimaiti, P., Yasheng, A. et al. Factors associated with frozen shoulder in adults: a retrospective study. BMC Musculoskelet Disord 25, 493 (2024). https://doi.org/10.1186/s12891-024-07614-8