Gestione infermieristica di ortesi spinali

Studio statunitense valuta un programma gestito da infermieri per l’uso di tutori spinali in una unità chirurgica, effettuato tanto per migliorare l’esperienza dei pazienti, quanto per ottenere un risparmio economico.

Le ortesi spinali sono costituite da busti rigidi o flessibili, a seconda delle esigenze cliniche del paziente, che fasciano il distretto iliaco-sacrale, fornendogli maggiore stabilità.

Ortesi di questo tipo possono essere utilizzate in percorsi conservativi, piuttosto che essere richieste dai chirurghi dopo chirurgia spinale. Tradizionalmente, ortesi come queste vengono prodotte su misura da un professionista per ogni paziente, portando chiaramente a costi elevati.

La tecnologia oggi consente di lavorare prodotti preconfezionati, adattandoli alle caratteristiche del singolo paziente, con costi decisamente inferiori. Un recente studio statunitense, condotto tra Florida e Tennessee, presenta un programma di gestione infermieristica di queste ortesi all’interno di una unità di chirurgia spinale.

Gli Stati Uniti assistono, così come la maggior parte del mondo, a un costante aumento dei costi sanitari, legati all’invecchiamento della popolazione e a una maggiore richiesta di salute, ma anche alla spinta continua di soddisfare al massimo il paziente. Il programma presentato nello studio tende proprio al miglioramento continuo in sanità e alla riduzione dei costi.

Gli esiti di un programma di ortesi gestito da un esterno

Lo studio è stato condotto in un unico ospedale, il Surgical and Procedural Services, del Lakeland Regional Health (Florida). In questa struttura, fino all’introduzione del servizio infermieristico, il chirurgo si affidava a un tecnico ortopedico per la realizzazione del busto, consigliando ai pazienti di stare a letto finché il busto stesso non fosse pronto.

La procedura comportava almeno un allettamento di 24 ore, spesso rischiosa per il paziente, in termine di mobilità. Per non parlare delle conseguenze economiche, a carico dell’ospedale, legate anche a frequenti errori di consegna.

Per ovviare a questa situazione il dirigente infermieristico del reparto ha avviato una valutazione centralizzata per sviluppare un programma capace di offrire le giuste ortesi ai pazienti e a guida infermieristica.

Nello studio si mettono a confronto i due programmi, quello centralizzato e quello gestito dallo specialista esterno, in termini di costi ed efficacia del trattamento. Ecco alcune delle osservazioni riportate.

Il programma centralizzato è efficace

Lo studio si basa sul confronto di 155 pazienti trattati con programma centralizzato (gruppo 1) e 134 gestiti, invece, da un tecnico ortopedico esterno (gruppo 2).

Un primo dato interessante riguarda le dimissioni: i pazienti del gruppo 1 sono stati più spesso dimessi al proprio domicilio rispetto a quelli del gruppo 2, che hanno invece necessitano più spesso di una dimissione verso una struttura infermieristica specializzata. Inoltre, un’analisi relativa allo stato della colonna mostra un tasso maggiore di fratture spinali e collasso di vertebre nei pazienti trattati dallo specialista esterno.

Ci sono poi chiare differenze economiche: un tutore toraco-lombo-sacrale prodotto dal tecnico ortopedico ha un costo di 1770 dollari per unità, mentre uno lombo-sacrale un costo di 1584 dollari per unità, numeri che contrastano con il costo dei tutori offerti dal programma centralizzato, ovvero 287 dollari per unità e 257 dollari per unità, rispettivamente. Durante l’intero programma centralizzato preso in considerazione, l’ospedale ha così risparmiato 175,319 dollari per i tutori, a cui vanno aggiunte le spese per l’intervento del tecnico ortopedico in ospedale per prendere le misure ai pazienti e così via, pari a 122,462 dollari, il che significa un risparmio di 178,669 dollari l’anno.

Il tutto a fronte di una mobilizzazione precoce per i pazienti, almeno quelli post-operatori, e conseguentemente un aumento del tono muscolare e una ripresa anticipata rispetto a pazienti che devono stare a letto più a lungo. C’è poi evidenza che, a meno di complicanze postoperatorie, il programma centralizzato consente ai pazienti di essere dimessi prima. Il sistema sembra funzionare.

Lo studio: Odom A, James L, Butts S, French CJ, Cayce JM. Reducing costs and improving patient recovery through a nurse-driven centralized spinal orthoses program on a post-surgical unit: A quality improvement initiative. Int J Nurs Stud Adv. 2024 Jun 6;7:100212. doi: 10.1016/j.ijnsa.2024.100212. PMID: 39021702; PMCID: PMC11252924