Artrosi di caviglia, l’intervento è valido anche dopo i 75 anni

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Sempre più spesso i chirurghi ortopedici si trovano a operare pazienti ultraottantenni. Un gruppo di ricerca giapponese si è chiesto se gli outcome di tali interventi cambino in base all’età, stabilendo di utilizzare come soglia i 75 anni.

Il distretto corporeo preso in considerazione è la caviglia con artrosi in stadio terminale, trattata quindi con artroplastica totale (AAA) o artrodesi (AA). In tutto sono stati coinvolti 148 pazienti in questo studio retrospettivo e multicentrico, 65 sono stati sottoposti ad AAA: di questi, 36 sono over 75. L’AA è stata invece utilizzata in 89 soggetti, dei quali 22 over 75.

Gli autori hanno quindi confrontati gli outcome chirurgici tra le due categorie di pazienti, utilizzando come strumenti di valutazione il Japanese Society for Surgery of the Foot (JSSF) Hindfoot Scale e il questionario validato di auto-valutazione del piede SAFE-Q. Quest’ultimo di compone di 34 domande incentrate sui sintomi di piede e caviglia.

Procediamo con ordine. Tra i soggetti sottoposti ad AAA sembrerebbe che gli over 75 ottengano gli outcome migliori, anche se di poco. Il loro JSSF, infatti, passa da una media di 53 punti pre-intervento a una di 90 punti post-intervento, mentre le sottoscale del SAFE-Q migliorano in media da 30 a 37 punti.

Il gruppo degli under 75 ottiene miglioramenti di poco inferiori, con un JSSF che passa 53 a 85 punti e le sottoscale del SAFE-Q che migliorano da 22 a 27 punti. Inoltre, lo studio non mette in evidenza differenze nelle complicanze verificatesi in sala operatoria e nel follow up. Simili i risultati per quanto riguarda l’artrodesi.

Si osservano miglioramenti di JSSF e SAFE-Q maggiori negli anziani che nell’altro gruppo, ma una volta applicata l’analisi multivariata questa differenza si assottiglia fino a sparire.

Di fatto, sembra che non ci siano grandi differenze negli outcome ottenuti nelle due fasce d’età, il che suggerisce che, quando l’artrosi è in stadio terminale e i trattamenti conservativi non sono più efficaci, si possano sottoporre a chirurgia anche gli over 75: tanto gli esiti della AAA, quanto i miglioramenti raggiunti nel tempo con la AA, sono infatti buoni anche in questi pazienti.
Un’indicazione interessante per tutti i chirurgi ortopedici specializzati in caviglia.

Tuttavia, gli autori sottolineano da una parte la ridotta dimensione del campione e dall’altra una serie di limitazioni che potrebbero rendere questi esiti da confermare. Allo studio hanno partecipato il St Luke’s International Hospital di Tokyo, il Chiba University Hospital e la Sapporo Medical University School of Medicine.

(Lo studio: Amaha, K., Yamaguchi, S., Teramoto, A. et al. Clinical outcomes of surgical treatment for end-stage ankle osteoarthritis in patients aged ≥ 75 years: a multicenter, retrospective study. J Orthop Surg Res 18, 244 (2023). https://doi.org/10.1186/s13018-023-03734-4)