La robotica assiste anche alcuni interventi di artroplastica. Una review sistematica ha confrontato gli esiti delle procedure per TKA (Total Knee Arthroplasty) e UKA (Unicompartimental Knee Arthroplasty) condotte con assistenza robotica o meno ha evidenziato che la via più tecnologica assicura migliori esiti radiologici e migliori risultati nel breve termine, anche se senza significative differenze negli outcome a medio e lungo termine dal punto di vista funzionale (Brian Zhaojie Chin, Sharon Si Heng Tan, Kasia Chen Xi Chua, Gideon Richard Budiono, Nicholas Li-Xun Syn, Gavin Kane O’Neill. Robot-Assisted versus Conventional Total and Unicompartmental Knee Arthroplasty: A Meta-analysis of Radiological and Functional Outcomes. J Knee Surg).

Lo studio è stato condotto seguendo le linee guida PRISMA e MOOSE e ha preso in considerazione tutti gli studi presenti in PubMed, EMBASE, Medline e Cochrane, per un totale di 23 studi e 2765 procedure.

Come detto, l’uso di assistenza robotica consente di avere un migliore allineamento tra le componenti protesiche e le ossa del paziente, ma richiede anche un maggiore tempo chirurgico.
Inoltre, sembra associarsi a un miglioramento nel Range Of Motion e a un minore tasso di revisione, ma questi risultati non sono statisticamente significativi.
Servono comunque, a detta degli autori, ulteriori approfondimenti.
Stefania Somaré