Artroplastica di ginocchio robot assistita, calcolare allineamento cinematico e non meccanico

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Protesi completa di ginocchio e lesioni ai reni

Uno degli aspetti ai quali prestare massima attenzione nell’esecuzione di una artroplastica totale di ginocchio è l’allineamento delle componenti protesiche agli elementi nativi, in particolare femore e tibia.
Un allineamento mal eseguito può infatti determinare dolore e ridurre il recupero funzionale, inficiando i risultati dell’intervento stesso.

Circa il 20% dei soggetti sottoposti ad artroplastica totale di ginocchio non è soddisfatto degli esiti raggiunti. La questione dell’allineamento può spiegare parte di questa insoddisfazione.
Negli ultimi tempi si è assistito all’introduzione del supporto robotico all’artroplastica totale di ginocchio. Si pensa infatti che il robot operatorio possa migliorare la precisione dell’allineamento, rendendolo perfetto.

È sufficiente utilizzare il supporto di un robot operatorio per eliminare il problema alla radice? Secondo uno studio belga pubblicato su Archives of Orthopaedic and Trauma Surgery la risposta è no.

Lo studio intende, come primo outcome, confrontare gli esiti di una artroplastica totale di ginocchio tradizionale con quelli di una procedura robot assistita e, in seconda battuta, analizzare gli effetti clinici dell’introduzione di un allineamento paziente-specifico basato sulla tecnica dell’allineamento cinematico inverso (iKA).
Una precisazione: c’è chi, tra gli specialisti, non ritiene l’iKA una tecnica di allineamento cinematico, ma come spesso accade, non c’è consenso in questo ambito.

Per tornare al lavoro, gli autori hanno valutato se l’uso di un allineamento cinematico, che cerca di rispettare i rapporti anatomici del ginocchio nativo del paziente, possa incidere positivamente sugli esiti finali dell’impianto. Di solito i chirurghi utilizzano un allineamento meccanico (AM), che tende a ricreare un arto dritto, ovvero perpendicolare all’asse meccanico del ginocchio.

Dei 120 pazienti inclusi nello studio, quindi, 40 sono stati trattati con procedura tradizionale e allineamento meccanico, 40 con procedura robot assistita e allineamento meccanico e 40 con procedura robot assistita e allineamento cinematico inverso.
Dal confronto tra gli esiti dei 3 gruppi, gli autori hanno concluso che la chirurgia robotica non ha un impatto significativo, a un anno dall’intervento, sugli esiti clinici dei pazienti. Non sono state trovate differenze tra questa e la tecnica tradizionale.
Eppure, se si confronta la procedura tradizionale con quella robotica con iKA le differenze di esito diventano significative.

Qualora sia possibile utilizzare un robot operatorio per eseguire un’artroplastica totale di ginocchio, gli autori suggeriscono quindi di valutare sempre l’allineamento ideale per il singolo paziente, tenendo conto delle caratteristiche anatomico-funzionali del ginocchio nativo e non solo della componente meccanica.
Allo studio hanno partecipato l’Ospedale AZ Delta Roeselare, l’Università Cattolica di Leuven, l’Ospedale Universitario di Leuven e l’Ospedale Universitario di Gent.

(Lo studio: Winnock de Grave P, Kellens J, Tampere T, Vermue H, Luyckx T, Claeys K. Clinical outcomes in TKA are enhanced by both robotic assistance and patient specific alignment: a comparative trial in 120 patients. Arch Orthop Trauma Surg. 2022 Oct 3. doi: 10.1007/s00402-022-04636-6. Epub ahead of print. PMID: 36192660)

Stefania Somaré