Tutori rigidi, morbidi e fasciature funzionali con taping kinesiologico sono parimenti utilizzati in fisioterapia per lavorare sull’instabilità cronica di caviglia, una delle conseguenze più frequenti della distorsione.

Uno studio condotto dalla School of Rehabilitation Sciences della Shiraz University of Medical Sciences (Iran), ha confrontato gli esiti dei due approcci sull’equilibrio di questi pazienti (Hadadi M, Haghighat F, Mohammadpour N, Sobhani S. Effects of Kinesiotape vs Soft and Semirigid Ankle Orthoses on Balance in Patients With Chronic Ankle Instability: A Randomized Controlled Trial [published online ahead of print, 2020 May 8]. Foot Ankle Int. 2020;1071100720917181. doi:10.1177/1071100720917181).

Allo studio hanno partecipato 60 pazienti, randomizzati in 4 gruppi: uno trattato con taping, uno con un tutore rigido, uno con tutore morbido e l’ultimo (gruppo di controllo) privo di trattamento.

Il trattamento è durato quattro settimane: i ricercatori hanno valutato l’equilibrio dei soggetti coinvolti con vari test.
Lo studio, di livello I di evidenza, ha rilevato che i tre sistemi d’intervento sono tra loro equivalenti nel favorire il miglioramento dell’equilibrio statico dei pazienti.

Ogni specialista potrà quindi scegliere il metodo a lui più affine o quello meglio tollerato dal soggetto che deve trattare, considerando che in tutti i casi la cute necessita di essere ben lavata prima dell’applicazione del tutore e che alcuni di questi tutori possono essere scomodi da indossare con le scarpe.
Per quanto riguarda il taping, occorre ricordare il costo del nastro.

Stefania Somaré