La sindrome da impingement femoro-acetabolare si manifesta in pazienti in cui il femore prossimale e l’acetabolo entrano in contatto in modo anomalo e precoce, limitando i movimenti e determinando dolore all’inguine.
Come comportarsi quando questo problema si presenta in età pediatrica?

Uno studio, presentato in occasione del congresso annuale della Società di Ortopedia Pediatrica dell’America del Nord, dimostra che questa sindrome può essere trattata in modo conservativo nei più giovani (Pennock A, et al. Paper 109. Presented at: Pediatric Orthopedic Society of North America Annual Meeting; May 12-15, 2021; Dallas).

Lo studio si basa sugli esiti a 5 anni di follow-up di un percorso conservativo condotto su 50 adolescenti per 67 anche.
Ospedale di riferimento è il Rady Children’s Hospital di San Diego.

Il protocollo proposto prevede un’iniziale fase di riposo seguita da terapie fisiche e, successivamente, un lavoro di modifica dell’attività.
Se ciò non è sufficiente, si può aggiungere un’iniezione intra-articolare di steroidi o un trattamento artroscopico.

I risultati dello studio sono interessanti: il 72% dei pazienti trattati in modo conservativo sono riusciti a riprendere l’attività sportiva allo stesso livello di prima, o comunque a livelli simili.
Inoltre, l’articolazione non sembra subire un deterioramento, il che suggerisce che questo sia un approccio quanto meno da prendere in considerazione.

Stefania Somaré