L’invecchiamento della popolazione porta a un incremento dei casi di artrosi in tutte le sedi articolari, con un conseguente aumento del numero di interventi di artroplastica e costi associati. Le articolazioni maggiormente colpite sono anca e ginocchio.
Nel 2023 si stima siano state effettuate circa 3,6 milioni di artroplastiche totali di ginocchio nel mondo, mentre in Italia, secondo il Registro Italiano di Artroprotesi (RIAP), quelle dichiarate sarebbero state 15.807.
Le proiezioni parlano di un consistente aumento di questo intervento nei prossimi decenni, per arrivare a un +45% circa entro il 2050, almeno in Europa. È probabile che questo incremento sarà maggiore in altre parti del Mondo, come per esempio negli Stati Uniti che oggi producono circa il 40% di tutti gli interventi mondiali.
Un aumento di questo genere inciderà certamente sulle economie dei sistemi sanitari, direttamente e indirettamente: vanno infatti contemplati anche i costi della riabilitazione post-intervento, necessaria per ottenere un buon successo dall’impianto. Per favorire la sostenibilità del processo, anche in termini di personale coinvolto, si sta valutando la teleriabilitazione, già indicata come efficace in diversi studi di letteratura.
I vantaggi di un’app riabilitativa
Perché la teleriabilitazione possa essere efficace nel post artroplastica totale è necessario che il personale sia adeguatamente formato e comunque presente per verificare la correttezza degli esercizi svolti.
Secondo un recente studio qualitativo condotto tra Singapore e l’Australia, si potrebbe ottenere un buon risultato riabilitativo anche utilizzando un’app adeguatamente sviluppata per offrire un programma personalizzato, in modo automatizzato. Ciò ridurrebbe ulteriormente i costi, favorendo anche l’accesso al programma riabiliativo da parte di tutti i pazienti che ne avessero bisogno.
Gli autori di questo lavoro, pubblicato su “JMIR Rehabilitation and Assistive Technologies”, hanno intervistato sei pazienti e quattro fisioterapisti per capire le caratteristiche fondamentali da includere nello sviluppo della suddetta app così da soddisfare tanto gli utenti quanto i professionisti della riabilitazione.
App semplice da usare, progressiva e con informazioni chiare
Grazie a una serie di interviste condotte da una esperta in sociologia, gli autori hanno evidenziato l’importanza per i pazienti di avere a disposizione un’app semplice da utilizzare, multilingua e con una funzione di ricerca efficace, mentre per i fisioterapisti è importante poter accedere facilmente ai dati del paziente e monitorare gli outcome misurati, per valutare l’efficacia del programma.
Altre caratteristiche ritenute importanti da entrambe le categorie sono la presenza di chiare informazioni specifiche per la condizione del paziente, un supporto visivo per l’esecuzione degli esercizi e indicazioni per la gestione del dolore.
Anche aver modo di capire se si sono raggiunti gli obiettivi di recupero è importante, così come inserire esercizi che seguano una progressione e la possibilità di inviare feedback. Infine, per favorire l’aderenza terapeutica al programma, essenziale per raggiungere gli esiti desiderati, si suggerisce di aggiungere alert, suggerimenti e registri in cui salvare gli esercizi.
Il ruolo del fisioterapista sarebbe comunque necessario in una fase iniziale, per allenare il paziente e assicurarsi che padroneggi l’uso del device. Ora ci aspettiamo che il team sviluppi un’app che risponda a questi requisiti. Al progetto hanno collaborato il General Hospital di Singapore, la Curtin University di Pert, in Australia, l’Istituto di Tecnologia e la Scuola di Medicina Duke-NUS di Singapore.
Studio: Chew ES, Scully AE, Koh SS, Woon EL, Low JKM, Kwan YH, Tan JW, Pua YH, Tan CI, Haseler LJ. Understanding Patient and Physiotherapist Requirements for a Personalized Automated Smartphone Telemonitored App for Posttotal Knee Arthroplasty Rehabilitation: Qualitative Study. JMIR Rehabil Assist Technol. 2025 Apr 14;12:e59688. doi: 10.2196/59688. PMID: 40228292; PMCID: PMC12011314.