Realtà virtuale non immersiva e Parkinson

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Uno studio italiano valuta l’efficacia di una riabilitazione in realtà virtuale non immersiva per migliorare la stabilità posturale in pazienti affetti da malattia di Parkinson.

Leggermente più frequente negli uomini che nelle donne, la malattia di Parkinson interessa, al momento, circa 300.000 italiani, per lo più over 65. Di natura neurodegenerativa, questa patologia colpisce la muscolatura, determinando rigidità, soprattutto in presenza di movimenti passivi, tremore, soprattutto a riposo, e bradicinesia.
Colpiti anche l’equilibrio, la postura e il passo, che diventa impacciato… per queste ragioni, i parkinsoniani hanno maggior rischio di caduta. Esistono poi sintomi non motori, come la difficoltà a dormire, la depressione e il linguaggio rallentato.

I soggetti affetti da Parkinson necessitano di percorsi riabilitativi continuativi, atti a rallentare la progressione della sintomatologia e a gestire al meglio il rischio di caduta; per questo, la componente domiciliare di questi percorsi è fondamentale. Un recente studio multicentrico italiano valuta l’efficacia della realtà virtuale non immersiva per la stabilizzazione della postura di questi pazienti.

Due protocolli di riabilitazione domiciliare a confronto

Condotto da 5 Istituti di Ricovero e Cura a carattere Scientifico afferenti alla Rete Italiana di Neuroscienze e Riabilitazione, questo studio randomizzato e controllato ha coinvolto 97 pazienti affetti da Parkinson, divisi in 2 gruppi: uno sottoposto a teleriabilitazione, con reealtà virtuale non immersiva (49) e l’altro a riabilitazione domiciliare convenzionale, fatta di attività motorie (48).

Alla fine dei percorsi, gli autori hanno messo a confronto i risultati raggiunti dai pazienti dei 2 gruppi. Vediamo nel dettaglio come si caratterizzano i due percorsi riabilitativi. Partiamo con il protocollo tele-riabilitativo. I partecipanti hanno eseguito da 3 a 5 sessioni la settimana, ognuna della durata di 45 minuti, per 6-10 settimane, per un totale di 30 sessioni di lavoro.

La riabilitazione, eseguita in un contesto di exergame in realtà virtuale non immersiva, coinvolge tanto la muscolatura quanto le funzioni cognitive e sfrutta feedback di carattere visivo e uditivo. Gli esercizi motori si focalizzano in particolare sull’equilibrio e sul rinforzo degli arti inferiori e sono eseguiti con il supporto di sensori inerziali che consentono di valutare la performance dei pazienti coinvolti. Lo strumento utilizzato è stato sviluppato a Padova e si chiama Virtual Reality Rehabilitation System.

Il percorso convenzionale, invece, si compone di esercizi motori atti a migliorare l’equilibrio e sviluppare forza negli arti inferiori, raccolti in un booklet, divisi in 30 sessioni di lavoro da 35 minuti l’una. L’intensità degli esercizi inclusi nei 2 programmi riabilitativi è sovrapponibile, così da consentire il confronto dei risultati. In entrambi i casi, inoltre, ogni paziente ha seguito un iter riabilitativo personalizzato, sviluppato da professionisti esperti.

Gli indici utilizzati per valutare i percorsi

Il team di lavoro ha calcolato, per ogni paziente, vari indici al tempo 0 e alla fine del percorso stesso: primariamente il mini-Balance Evaluation Systems Test e, secondariamente, il Timed Up-and-Go test, il 6-Minute Walking Test e la parte motoria della scala MDS-UPDRS, sviluppata dall’International Parkinson and Movement Disorder Society (MDS).

Il confronto tra gli esiti ottenuti in questi test e scale nei 2 gruppi consente di affermare che la teleriabilitazione in realtà virtuale non immersiva consente di raggiungere miglioramenti dell’equilibrio maggiori a quelli offerti da un protocollo convenzionale.

Inoltre, gli autori hanno osservato che resistenza e cammino migliorano solo nei pazienti del gruppo di studio, sottolineando quindi la superiorità del metodo tele-riabilitativo. Se ne deduce che questo non solo è ben tollerato, ma anche più efficace della riabilitazione domiciliare convenzionale.

(Lo studio: Goffredo M, baglio f, de icco r, proietti s, Maggioni G, turolla a, et al.; RIN_TR_Group. Efficacy of non-immersive virtual reality-based telerehabilitation on postural stability in Parkinson’s disease: a multicenter randomized controlled trial. Eur J Phys Rehabil Med
2023 Oct 17. DOI: 10.23736/S1973-9087.23.07954-6)