In letteratura ci sono vari studi che evidenziano l’efficacia della stimolazione elettrica nel favorire la rigenerazione dei nervi periferici e il recupero del movimento neuromuscolare.
Uno studio cinese randomizzato e controllato – condotto da ricercatori del Hebei Cangzhou Hospital of Integrated Traditional Chinese Medicine and Western Medicine e del Hebei Key Laboratory of lntegrated Traditional and Western Medicine in Osteoarthrosis Research – ha valutato la bontà di questa tecnica per il trattamento del tunnel carpale, una tra le pià comuni neuropatie.
182 i pazienti coinvolti, 91 per ognuno dei due gruppi (intervento tradizionale e intervento con stimolazione elettrica), tutti operati dallo stesso team chirurgico e sotto anestesia generale. Il follow up è durato 6 mesi.
La coorte di studio ha ricevuto prima una decompressione, seguita da una stimolazione alternata ad alta (15 Hz) e bassa (2 Hz) frequenza, per 15 minuti. Per valutare la funzionalità sensoriale e motoria della mano dopo l’intervento, gli autori hanno deciso di utilizzare la scala del British Medical Research Council, mentre per misurare la forza muscolare hanno utilizzato la scala di Lovett. Il key pinch è statp misurato con un calibro a pinza, mentre la forza di presa con un dinamometro Jamar.
Per finire, i pazienti sono stati anche sottoposti a elettromiografia per valutare il recupero dell’attività nervosa.
Ed ecco i risultati! A 1 mese dall’intervento il gruppo di studio ha ottenuto miglioramenti decisamente superiori rispetto a quello di controllo: per fare un esempio, il 16.9% ha ottenuto risultati di ripresa eccellenti, rispetto al 6.9% del gruppo di controllo, mentre solo il 13.5% ha ottenuto esiti scarsi, contro il 23%.
A 6 mesi dall’intervento la funzionalità sensoriale e motoria si attestano più alte nel gruppo sottoposto a stimolazione elettrica, rispetto che nell’altro: siamo al 35.9% di eccellenza contro il 24.1% e al 3.4% di esiti scarsi contro l’8.1%.
Simili i risultati anche per quanto riguarda la forza muscolare, la forza di presa, la Key Pinch e i parametri della elettromiografia.
In generale, i pazienti trattati con la stimolazione elettrica mostrano un recupero più rapido degli altri, sia dal punto di vista motorio che sensoriale. Inoltre, la forza muscolare si ristabilisce meglio con questa tecnica, così come le prese. Esiti interessanti che necessitano però di essere confermati in un campione più ampio.
Non solo. Gli autori intendono proseguire il proprio studio includendo anche neuropatie associate a trauma dell’arto superiore, a dissezione dei nervi periferici e a sindrome del tunnel carpale dovuta a intrappolamento a lungo termine. Non solo. L’intento del team è anche di studiare il meccanismo d’azione della stimolazione elettrica sui nervi malati.
(Lo studio: Zhang, X., Xiu, X., Wang, P. et al. Intraoperative electrical stimulation promotes the short-term recovery of patients with cubital tunnel syndrome after surgery. J Orthop Surg Res 18, 270 (2023). https://doi.org/10.1186/s13018-023-03668-x)