I pazienti che hanno subito un ictus devono essere, per la maggior parte, sottoposti a riabilitazione per recuperare il passo e favorire la plasticità neuronale motoria.
Tra i diversi metodi utilizzati in tal senso esiste il Neuro-Developmental Treatment (NDT), il cui obiettivo è aiutare i pazienti a recuperare il controllo dei piedi.
Si tratta di un metodo efficace che richiede, però, tempo e un terapista dedicato ma, data la carenza di personale qualificato e i costi associati, sono pochi i pazienti che riescono a portare a termine un percorso di questo tipo.

Per ovviare a questo problema un gruppo di ricerca della National Taiwan University di Taipei ha ideato un trainer automatizzato che sfrutta le Unità di Movimento Inerziale (IMUs) del paziente per rieducarne il passo (Wang FC, Li YC, Wu KL, Chen PY, Fu LC. Online Gait Detection with an Automatic Mobile Trainer Inspired by Neuro-Developmental Treatment. Sensors (Basel). 2020;20(12):E3389. Published 2020 Jun 15. doi:10.3390/s20123389).
Lo strumento si ispira al metodo NDT ed è formato da tre parti: un sistema che rileva il passo, un sistema di controllo motorio e un meccanismo movibile che unisce i due precedenti.

I pazienti sono lasciati liberi di muoversi alla velocità che preferiscono. Nel suo insieme, lo strumento mima quello che farebbe il terapista basandosi sull’attivazione delle IMUs.
Il team ha testato il dispositivo e individuato due indici di performance per valutarne l’efficacia.
Il test è stato effettuato su due pazienti volontari, con ictus ma senza altre problematiche muscoloscheletriche, mostrandone la capacità di migliorarne le prestazioni motorie.
Il sistema verrà sperimentato su più pazienti, con diverse difficoltà motorie, per testarne ulteriormente l’efficacia.

Stefania Somaré

(foto archivio)