Uno studio coreano ha presentato un nuovo parametro predittivo per la diagnosi della disfunzione del tendine tibiale posteriore (PTT), ovvero l’area della sua sezione trasversale.
Studi precedenti avevano dimostrato che una ipertrofia del tendine è un primo segno di disfunzione, ma secondo gli autori questa va distinta dallo spessore.

Nello studio (Park S, Lee J, Cho HR, Kim K, Bang YS, Kim YU. The predictive role of the posterior tibial tendon cross-sectional area in early diagnosing posterior tibial tendon dysfunction. Medicine (Baltimore). 2020;99(36):e21823. doi:10.1097/MD.0000000000021823) i ricercatori hanno preso in considerazione 14 pazienti con disfunzioni al tendine tibiale posteriore e 20 soggetti sani: ognuno è stato sottoposto a risonanza magnetica della caviglia per misurare lo spessore del tendine e l’area della sezione trasversale.

Lo spessore medio e l’area trasversale media ricavati dalle misurazioni sono stati, rispettivamente, di 2,43 mm e 16,1 mmq per i soggetti sani e di 3,4 mm e 26,93 mmq per quelli con disfunzione.
Le analisi statistiche successive di questi dati hanno dimostrato che l’area trasversale è un indicatore migliore del solo spessore per individuare i pazienti con disfunzioni al tendine tibiale posteriore.
Questa indicazione, se sarà confermata da ulteriori studi, potrebbe rendere più precoce e precisa la diagnosi di questa condizione.

Stefania Somaré