Nell’ultimo decennio il concetto di medicina rigenerativa ha iniziato a farsi sempre più strada in molti ambiti della medicina, ortopedia compresa. Tra le branche in via di sviluppo c’è l’uso di derivati biologici, spesso cellulari, per trattare processi infiammatori come l’artrosi.

Una recente metanalisi della letteratura condotta presso il College di Medicina Hangzhou e il suo ospedale affiliato, lo Zhejiang Provincial People’s Hospital, cerca evidenze rispetto all’efficacia delle iniezioni del plasma ricco in piastrine (PRP) per il trattamento dell’artrosi di ginocchio.

Dal momento che il PRP, come tutti i preparati cellulari, può essere prodotto in modi e concentrazioni differenti, gli autori cercano di capire quale sia la migliore preparazione possibile.

Pubblicato sul Journal of Orthopaedic Surgery and Research, lo studio prende in considerazione solo studi randomizzati, portando a evidenze di maggior qualità.

Il focus dello studio

La ricerca degli studi è avvenuta tra PubMed, Embase e la Cochrane Library, portanto a un totale di 23 ricerche randomizzate, per 1752 pazienti inclusi. Tra i criteri di inclusione gli autori hanno selezionato anche gli indici utilizzati per la valutazione clinica del trattamento, ovvero: Western Ontario and McMaster Universities Osteoarthritis index (WOMAC), nelle 3 dimensioni di dolore, funzione e rigidità; Knee Injury and Osteoarthritis Outcome score (KOOS); Range of Motion (ROM); Scala Visuale Analogica per il dolore (VAS); International Knee Documentation Committee (IKDC); punteggio di Tegner. I tipi di trattamento utilizzati negli studi selezionati sono: PRP arricchito di fattore di crescita (PRGF); PRP povero di leucociti (LP-PRP); PRP ricco di leucociti (LR-PRP); acido ialuronico e soluzione salina come placebo.

Diversi preparati di PRP per diversi stadi di malattia

Come immaginabile, questa metanalisi non ottiene un unico risultato di efficacia, ma le diverse tipologie di PRP portano esiti clinicamente interessanti in indici diversi.

In presenza di una artrosi negli stadi iniziali, dove i sintomi principali sono dolore e rigidità, il preparato più promettente sembra essere il PRP a bassa concentrazione e con alto numero di leucociti, probabilmente perché dotato di proprietà antinfiammatorie.

In pazienti con un danno cartilagineo più consistente, che intacca anche la funzionalità del ginocchio, sembra essere più efficace un PRP ad alta concentrazione di piastrine e con pochi leucociti, capace di sostenere la riparazione del tessuto.

Studio: Yu, D., Zhao, J. & Zhao, K. The efficacy of platelet-rich plasma preparation protocols in the treatment of osteoarthritis: a network meta-analysis of randomized controlled trials. J Orthop Surg Res 20, 614 (2025). https://doi.org/10.1186/s13018-025-06026-1

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