Un gruppo di ricerca propone raccomandazioni nate da una survey Delphi per la valutazione e gestione della sesamoidite.
La sesamoidite, ovvero una infiammazione spesso molto dolorosa alle ossa sesamoidi, di forma semilunare, che concorrono a sostenere la camminata e la corsa.
Questa affezione colpisce principalmente sportivi quali ballerini e corridori o, comunque, soggetti che praticano attività sportiva in eccesso, ma anche persone con il piede cavo o l’alluce valgo o abituate a indossare spesso i tacchi alti. Favoriscono lo sviluppo della sesamoidite anche l’uso di scarpe con suole sottili, la familiarità, una limitata mobilità della caviglia e un sovrappeso importante e l’obesità.
Un ruolo importante l’ha anche la postura. Nonostante la frequenza della sesamoidite non esistono linee guida per la gestione di questi pazienti, quantomeno non in Oceania.
Ecco, allora, che un team di ricerca afferente all’Auckland University of Technology in Nuova Zelanda e alla Monash University in Australia, propone delle raccomandazioni sviluppate con una metodologia di consenso Delphi.
Lo sviluppo del processo
Pubblicato sul Journal of foot and ankle research, il lavoro racconta il processo seguito per l’individuazione delle raccomandazioni. Il team ha utilizzato survey online, in 4 round, coinvolgendo 18 podologi della Nuova Zelanda.
Durante il primo round i partecipanti hanno fornito le proprie credenziali, compresa l’esperienza lavorativa come podologo, per poi raccontare in forma aperta ma il più preciso possibile il proprio approccio alla sesamoidite. La richiesta era di tenere conto tanto del breve quanto del lungo termine del trattamento.
Tutte le risposte sono state valutate dal team di ricerca e ogni dichiarazione riferita da più di un partecipante è stata tenuta in considerazione e quindi classificata in una delle seguenti categorie: valutazione e gestione della sesamoidite. I temi così ottenuti sono alla base del secondo round Delphi: i partecipanti hanno dovuto leggere ogni dichiarazione e indicare quali ritengono necessarie o per la valutazione della sesamoidite o per la sua gestione. La scala di rating utilizzata va da 0 a 9.
A questo punto, gli autori hanno valutato i punteggi medi di ogni dichiarazione, facendo poi 3 sottogruppi: le dichiarazioni che hanno ottenuto consenso, con punteggio medio tra 7 e 9; le dichiarazioni che non hanno ottenuto consenso e non sono considerate importanti, con punteggio medio tra 1 e 3; le dichiarazioni che non hanno ancora ottenuto consenso, con punteggio medio tra 4 e 6. Queste ultime dichiarazioni sono state oggetto del terzo round, durante il quale i podologi hanno dovuto fornire una nuova opinione.
Nell’ultimo round tutti i podologi che hanno partecipato al primo round si sono incontrati per valutare le dichiarazioni ritenute imporanti nel round 2 e 3. Vediamo qual è il risultato finale di questo lavoro.
Le raccomandazioni finali: valutazione
Il lavoro sopra descritto ha portato alla definizione di 31 dichiarazioni per la valutazione della sesamoidite e di 31 per la sua gestione. Ogni dichiarazione si basa sull’esperienza clinica dei podologi, dato che non esistono studi di alta qualità dedicati a questa patologia. Scendiamo nel dettaglio.
Per quanto riguarda la valutazione di sospetta malattia, sono stati individuati vari aspetti importanti, alcuni soggettivi e altri oggettivi. Appartengono alla prima categoria, per esempio, la misurazione del dolore, la valutazione della sua intensità, ma anche la sua localizzazione e se impedisce di camminare a piedi nudi e così via.
Un altro aspetto importante riguarda informazioni sul carico di allenamento seguito dal paziente, il tipo di scarpe utilizzate per lo sport, le abitudini quotidiane, comprese il tempo passato in piedi da fermo, e le aspettative che il paziente ha dal trattamento.
Infine, si raccolgono informazioni sulla sua storia medica. Più oggettivi sono, invece, la diagnosi, effettuata con l’osservazione clinica e la gait analysis, l’uso della diagnosi differenziale e l’identificazione dei fattori biomeccanici eventualmente coinvolti.
Le raccomandazioni finali: gestione
Per quanto riguarda la gestione della patologia, è stato considerato importante l’aspetto educativo del paziente, in cui spiegare la situazione e le cause dell’instaurarsi della patologia.
Importante poi, oltre ad avviare il percorso terapeutico fatto di esercizi e di eventuale tutore, è istruire il paziente rispetto all’importanza della scelta delle calzature.
Lo studio: Stewart S, Kaur P, Tehan P, Molyneux P, Carroll M. The development of recommendations for the assessment and management of sesamoiditis by podiatrists: A Delphi and content validity study. J Foot Ankle Res. 2024 Jun;17(2):e12025. doi: 10.1002/jfa2.12025. PMID: 38820171