Avere una spalla instabile può causare frequenti dislocazioni articolari, il che richiede spesso un intervento chirurgico.
Uno studio dell’Università di Zurigo, più precisamente della Divisione di Chirurgia della Spalla e del Gomito del Dipartimento di Ortopedia dell’Ospedale Universitario Balgrist, pubblicato sul Journal of Bone and Joint Surgery, ha dimostrato che determinate conformazioni dell’acromion portano a una maggiore instabilità articolare.
Più nel dettaglio, i ricercatori hanno ipotizzato che una posizione più alta e orizzontale dell’acromion sul piano sagittale possa associarsi a un’instabilità posteriore.
Per verificare la loro ipotesi hanno quindi allestito uno studio retrospettivo.
Tre i gruppi coinvolti: uno con 41 pazienti con instabilità anteriore unidirezionale, uno con 41 pazienti con instabilità posteriore unidirezionale e un gruppo di controllo composto da 56 persone senza instabilità a carico della spalla.
Ogni partecipante è stato sottoposto a misurazioni radiografiche.
In particolare, sono state misurate l’inclinazione acromiale posteriore, la copertura acromiale anteriore (AAC) e posteriore (PAC), l’angolo critico della spalla (CSA).
L’analisi statistica dei dati raccolti ha confermato l’ipotesi di partenza.
Servono ora approfondimenti per capire le ricadute della scoperta sui trattamenti che normalmente si applicano alle spalle instabili.
Stefania Somarè