Scoliosi, il corsetto Cheneau migliora i parametri pelvici?

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(foto archivio)

La scoliosi idiopatica, la principale forma di scoliosi in bambini e adolescenti, determina una deformità tridimensionale della colonna vertebrale che può influenzare anche il bacino, determinando alterazioni nell’equilibrio spino-pelvico e della morfologia stessa della zona.
In caso di scoliosi di moderata gravità, lo strumento di cura più utilizzato nel mondo è il corsetto: un recente studio cinese ne valuta l’impatto proprio sul bacino, che viene interessato soprattutto in pazienti con curve toracolombari.
Le misure prese in considerazione dagli autori sono l’angolo di Cobb, l’angolo coronale verticale, la lordosi lombare, l’incidenza pelvica, l’angolo di obliquità coronale pelvica, l’inclinazione pelvica, la pendenza sacrale, l’angolo verticale sagittale e la cifosi toracolombare.

Gli autori hanno condotto uno studio retrospettivo osservazionale su 51 pazienti trattati presso il Second Central Hospital di Baoding con un corsetto Chêneau, un tutore dinamico che sfrutta la respirazione del paziente per mobilizzare in modo ripetitivo il rachide in detorsione, riequilibrando anche la muscolatura del tronco.
All’inizio del trattamento, la curva media della colonna era di 24.0° ± 6.3, mentre il tasso di correzione raggiunto del 57.1%.

I pazienti hanno indossato il corsetto per un periodo incluso tra 6,4 e 23,4 mesi, con un periodo di indossamento richiesto di 20-23 ore al giorno. L’aderenza terapeutica è stata totale nel 71% dei partecipanti, mentre il 29% ha indossato il corsetto meno del dovuto, tra le 16 e le 20 ore. Il corsetto ha prodotto significativi esiti positivi anche sulla cifosi toracolombare, sulla pendenza sacrale e sulla lordosi lombare, passati rispettivamente da 8.9 ± 8.9 (prima del corsetto) a 6.0 ± 6.8 (con corsetto), da 32.6 ± 8.2 a 30.2 ± 7.2 e da 46.5 ± 10.6 a 43.3 ± 8.9.

Inoltre, anche l’angolo di obliquità coronale pelvica migliora notevolmente, passando da 1.0 ± 2.6° a 0.6 ± 2.0°, di pari passo con l’angolo di Cobb, che passa da 24.0° ± 6.3° a 10.8° ± 7.3°. Poche, invece, le influenze sulle misure prettamente pelviche: incidenza pelvica e pendenza sacrale non migliorano con il trattamento.
Si osserva inoltre un aumento dell’inclinazione pelvica: quest’ultimo dato, associato alla riduzione della pendenza sacrale, parlano di una rotazione retroversa del bacino e, quindi, di un effetto anche sull’inclinazione delle pelvi. Certo, lo studio presenta una serie di importanti limitazioni, in primis il piccolo campione.

Inoltre, essendo condotto in modo retrospettivo, gli autori hanno dovuto accontentarsi di radiografie non focalizzate anche sull’aspetto delle pelvi. Tuttavia, questo potrebbe essere considerato come uno studio di fattibilità che potrebbe aprire una linea di ricerca più ampia e specifica. Capire se il miglioramento della curva della colonna contribuisca a riportare il bacino a condizioni anatomiche e fisiologiche è importante, soprattutto considerando che la maggior parte degli adolescenti con scoliosi è femmina. Lo studio ha visto il coinvolgimento anche dell’ospedale universitario dell’Università di Hebei, dell’ospedale di Tianjin e del econdo ospedale di Tangshan.

(Lo studio: Li K, Ma G, Zhao H, Han Y, Zuo J, Miao J, Zhang J, Wang X. Effects of bracing on pelvic parameters in adolescent idiopathic scoliosis: A retrospective study. Medicine (Baltimore). 2022 Aug 26;101(34):e30015. doi: 10.1097/MD.0000000000030015. PMID: 36042667; PMCID: PMC9410678)

Stefania Somaré