Vibrazioni prolungate, posture inconsuete e mancanza di allenamento sono alcune delle cause principali dei mal di schiena provocati da una giornata sulla neve. Ad affermarlo una voce autorevole nell’ambito, l’Isico – Istituto Scientifico Italiano Colonna Vertebrale. Se si pensa poi agli infortuni, il discorso si fa ancora più serio: «se si tiene conto del fatto che la loro incidenza lo scorso anno è stata pari a circa il 12% persino negli atleti che hanno partecipato alle ultime olimpiadi invernali, si intuisce facilmente come il rischio sia ancora più reale per lo sciatore occasionale», sottolinea il Salvatore Minnella, specialista di Isico.
Quali sono dunque le misure da adottare? Isico propone un vademecum. Regola numero 1: partire da qualche mese prima con una preparazione atletica che sia concentrata soprattutto sulle gambe, per salvaguardare le ginocchia, e poi sui muscoli che costituiscono un corsetto naturale a protezione della colonna vertebrale, ovvero addominali, muscoli estensori della colonna e muscoli stabilizzatori, ossia muscoli a stretto contatto con le vertebre. Regola numero 2: riscaldare la muscolatura prima di andare in pista, iniziando con dello stretching della schiena e degli arti inferiori, per continuare con alcuni esercizi di contrazione muscolare. Inoltre, è importante partire con delle discese semplici per preparare il corpo ad affrontare quelle più difficili. Regola numero 3: a fine giornata, è essenziale effettuare degli esercizi di stretching e favorire un recupero più rapido.
Stefania Somaré