A distanza di un anno e mezzo circa dalla nascita della Fondazione Istituto Ortopedico Rizzoli arrivano i primi risultati di questa operazione: l’acquisizione di una TAC intraoperatoria e di uno strumento per la diagnosi e la cura del linfedema. I fondi necessari sono garantiti da una donazione effettuata da un benefattore che ha richiesto l’anonimato e da un crowfunding.

«Siamo molto felici di poter presentare oggi questi importanti risultati – afferma la presidente della Fondazione Istituto Ortopedico Rizzoli, Federica Guidi – e vedere realizzati gli sforzi del nostro quotidiano lavoro di sensibilizzazione e raccolta fondi. Il primo grande ringraziamento va, naturalmente, al generoso donatore grazie al quale è stato possibile dotare l’Istituto di un macchinario così sofisticato.

Voglio poi ringraziare anche tutti coloro che hanno donato attraverso la campagna di crowdfunding che abbiamo attivato per il progetto “Vivere il linfedema”. Con il loro contributo siamo riusciti a raccogliere una parte della cifra necessaria e la Fondazione si è fatta carico del rimanente. Questo è un momento speciale: sapere che dai prossimi giorni i professionisti dell’Istituto avranno a disposizione nuove tecnologie per andare incontro in modo sempre più personalizzato e specializzato ai bisogni dei pazienti, è una grande soddisfazione».

La TAC intraoperatoria

A godere dei vantaggi offerti dalla nuova TAC intraoperatoria saranno i professionisti e i pazienti dell’Ortopedia Vertebrale e Oncologica dell’Istituto. La tecnologia da acquistare è stata scelta dopo una ricognizione della strumentazione già a disposizione: si tratta di un sistema di imaging che si abbina a un sistema di chirurgia computer assistita che andrà ad aumentare l’accuratezza dell’atto chirurgico e permetterà di avere immagini intraoperatorie in minor tempo, riducendo le radiazioni emesse.

Il sistema consente, inoltre, di ottenere volumi di scansioni molto grandi, immagini di grande qualità, riduzione dei tempi chirurgici. Per essere utilizzata al meglio è necessario un tavolo operatorio radiotrasparente, acquistato insieme alla TAC.

Fluobeam, imaging a fluorescenza per il linfedema

La tecnologia di cui è dotato il dispositivo Fluobeem rende visibili i dotti linfatici evidenziandone la funzionalità: in questo modo può tanto facilitare una diagnosi precoce per linfedema, che supportare il chirurgo nell’eventuale intervento di microchirurgia.

Il device si pone come base per la creazione di un Centro Regionale per Diagnosi e Trattamento Chirurgico del Linfedema presso l’Istituto Rizzoli, con l’obiettivo di divenire punto di riferimento regionale e non.