Riabilitazione a casa, quali fattori la rendono di successo?

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Quando si parla di riabilitazione a domicilio non sempre si verifica il grado di apprezzamento da parte dei pazienti.
La disponibilità e la motivazione dell’utente all’impegno domiciliare sono essenziali perché un servizio di riabilitazione raggiunga gli obiettivi previsti.

Una sintesi qualitativa di evidenza ha offerto una serie di spunti pratici per allestire un servizio di riabilitazione a distanza di successo, basandosi su 53 studi, 45 condotti in Paesi ad alto reddito e i rimanenti in aree più povere del mondo.
Inoltre, 20 di questi lavori sono incentrati su servizi di riabilitazione domiciliare in presenza, 28 su servizi di teleriabilitazione e 5 li valutano entrambi.

Delle 15 indicazioni ottenute, 8 hanno un alto livello di confidenza, 5 un livello medio e solo 2 un livello basso.
Partiamo, quindi, da servizi di riabilitazione domiciliare in presenza.
Gli autori puntano l’accento sul discorso privacy, non tanto del paziente da riabilitare, quanto dei famigliari che vivono con lui/lei.

Inoltre, il successo di questo tipo di percorsi dipende dalla buona comunicazione tra fornitore e utente e dalla tipologia di supporti offerti anche ai famigliari. Contano poi le richieste fatte al paziente per poter seguire il percorso riabilitativo e all’ambiente, in termini di spazio, attrezzature e così via.
Infine, anche la transizione ospedale/casa gioca un ruolo importante nel successo terapeutico.
Quando ci si sposta a un servizio di tele-riabilitazione il problema diventa verificare che il paziente stia eseguendo l’esercizio correttamente e, anche, le possibili interruzioni da parte della famiglia, comuni se non c’è possibilità di utilizzare uno spazio dedicato. Non è infatti raro che l’ambiente utilizzato sia inadeguato per assicurare un buon percorso riabilitativo.

Spesso, inoltre, i pazienti non hanno l’equipaggiamento adatto a eseguire gli esercizi e non sono nemmeno così abili con la tecnologia digitale: entrambi fattori che generano una grande frustrazione. Dal punto di vista dei fornitori del servizio, inoltre, non sempre la tele-riabilitazione è conveniente dal punto di vista economico.

Le possibili soluzioni a questi problemi riguardano innanzitutto lo sviluppo di piattaforme di tele-riabilitazione più semplici da utilizzare, affiancato dall’introduzione di un primo appuntamento in presenza per introdurre l’utente al tipo di approccio. Occorre inoltre lavorare sul senso di abbandono sperimentato da alcuni pazienti trattati a distanza.

Questa revisione internazionale ha visto la partecipazione dell’Università di Antioquia (Colombia), del Sunnaas Rehabilitation Hospital di Oslo (Norvegia), della McMaster University di Hamilton (Canada), della Western Norway University of Applied Sciences di Bergen (Norvegia) e di due strutture milanesi: l’Irccs Istituto Ortopedico Galeazzi e l’Università Statale di Milano.

(Lo studio: Velez M, Lugo-Agudelo LH, Patiño Lugo DF, Glenton C, Posada AM, Mesa Franco LF, Negrini S, Kiekens C, Spir Brunal MA, Roberg AB, Cruz Sarmiento KM. Factors that influence the provision of home-based rehabilitation services for people needing rehabilitation: a qualitative evidence synthesis. Cochrane Database Syst Rev. 2023 Feb 10;2(2):CD014823. doi: 10.1002/14651858.CD014823. PMID: 36780267; PMCID: PMC9918343)

Stefania Somaré