Artroplastica totale di anca e di ginocchio sono interventi che, negli ultimi anni, sono stati sottoposti a notevoli migliorie, soprattutto grazie alla tecnologia, tanto da poter essere eseguiti anche in regime di day hospital, con notevoli vantaggi per i pazienti e per le strutture sanitarie, che vedono ridursi i costi di ricovero e possono aumentare i volumi d’attività per unità di tempo.
Diventa, quindi, sempre più importante poter discriminare, tra i diversi pazienti, quelli con caratteristiche tali da poter sostenere interventi in Day Hospital, Fast Track, o comunque con ricovero ridotto.
Un recente studio della Yale University, pubblicato su JAAOS: Global Research and Reviews, valuta l’efficacia del “Risk Assessment and Prediction Tool” (RAPT) nell’individuare i pazienti che potranno essere dimessi nello stesso giorno dell’intervento, così da poterli avviare a percorsi più snelli.
Il RAPT è stato sviluppato per avere indicazioni pre-operatorie rispetto a particolari esigenze del paziente in termini di lunghezza del ricovero e dimissioni verso un servizio riabilitativo. Lo score si compone di 6 domande alle quali il paziente risponde prima dell’intervento: genere, età, distanza coperta a piedi, necessità di ausili al passo, supporto della comunità, possibilità di vivere con un caregiver dopo l’intervento. A seconda del risultato ottenuto, si stima il rischio di maggior rischio assistenziale: un punteggio maggiore di 9 indica rischio basso; punteggio tra 6 e 9 un rischio medio; punteggio inferiore a 6 un rischio alto.
Lo score non discrimina bene i pazienti che avranno SDD
In questo studio retrospettivo gli autori hanno coinvolto 361 pazienti sottoposti a THA o TKA e con un RAPT registrato. I soggetti sono stati suddivisi in 2 gruppi in base al tipo di intervento subito: le 2 coorti presentano caratteristiche diverse. Quella dei pazienti sottoposti a TKA è più anziana, con un BMI maggiore e un Charlson Comorbidity Index più alto. Gli autori hanno verificato se ci fossero correlazioni tra le caratteristiche iniziali dei pazienti e il tipo di dimissioni utilizzato.
Le dimissioni in giornata (SDD) sono state possibili per il 42,6% degli intervenuti. Basandosi su questi soggetti e sulle loro caratteristiche gli autori hanno individuato un cut-off per i due tipi di interventi per indicare i pazienti che possono beneficiare del SDD: maggiore di 9 per il TKA e maggiore di 11 per il THA. Purtroppo, l’accuratezza predittiva di questi cut-off non è molto alta, pari a circa il 66%, percentuale di molto inferiore a quella del piano di dimissione documentato nella nota preoperatoria, che invece ha un’accuratezza del 91,7%. Gli autori, tuttavia, individuano un altro possibile uso di RAPT.
RAPT: potere previsionale negativo superiore al positivo
Un’analisi più dettagliata dei dati consente agli autori di verificare che solo pochi dei pazienti con RAPT superiore al cutoff individuato effettivamente è andato in contro a SDD, sia nella coorte TKA che in quella THA. La domanda diventa, quindi: si può usare in qualche modo questo score? La risposta è positiva: valori inferiori ai cutoff individuati, infatti, predicono bene l’impossibilità di una dimissione SDD. Quindi, lo si può utilizzare per individuare i pazienti che, certamente, avranno bisogno di un ricovero più lungo e maggiori attenzioni.
Gli autori sottolineano che il loro studio presenta delle limitazioni, in primis il fatto di non aver valutato la tipologia di intervento effettuato dal chirurgo, che non è il medesimo per tutti i pazienti. Un altro fattore che può aver confuso i risultati è il tipo di anestesia utilizzata. Infine, dato che la coorte proviene da uno stesso centro ospedaliero, i risultati ottenuti potrebbero non essere generalizzabili.
Studio: Dupont, Marcel M. BA; Held, Michael B. MD, MBA; Shah, Roshan P. MD, JD; Cooper, H. John MD; Neuwirth, Alexander L. MD; Hickernell, Thomas R. MD. Use of The Risk Assessment and Prediction Tool to Predict Same-day Discharge After Primary Hip and Knee Arthroplasty. JAAOS: Global Research and Reviews 8(3):e22.00269, March 2024.