Nei bambini l’incidenza del piede piatto flessibile è più alta che nella popolazione adulta in quanto l’arco plantare si forma con la crescita del piede, i cambiamenti a livello di tessuto adiposo e i rinforzi di alcune strutture legamentose. In alcuni casi il piede piatto potrebbe rimanere tale anche dopo i 7 anni, ma è possibile intervenire con dei plantari il cui scopo è anche rinforzare la muscolatura del piede.

Un team tedesco ha allestito uno studio in doppio cieco, prospettico e randomizzato (Comparison of the Influence of Supportive and Sensorimotor Insoles on Flat Feet in Children – a Double-Blind, Prospective, Randomized, Controlled Trial), coinvolgendo 52 bambini di età media 8.2±2.7 anni, allo scopo di valutare l’effetto di un plantare di sostegno e uno sensomotorio sull’attività e sul rinforzo del muscolo tibiale anteriore e del peroneo lungo. Previsto anche un gruppo di controllo con placebo. 

Il protocollo di studio

Gli autori hanno calcolato per ogni bambino il valgus index, foot and ankle disability index (FADI), ovvero indice di disabilità di piede e caviglia, e il dolore in 3 diversi momenti: all’arruolamento, a 6 mesi e a 12 mesi. Gli autori hanno anche misurato l’attività dei muscoli interessati nella fase di mezzo del passo con l’elettromiografia di superficie.

Tutti i plantari forniti ai partecipanti sono stati personalizzati dallo stesso tecnico ortopedico. I plantari placebo sono simili nell’aspetto agli altri, ma privi di qualunque supporto e caratteristica terapeutica.

Inoltre, l’intervento prevede l’esecuzione quotidiana, da parte dei bambini, di alcuni semplici esercizi atti a rinforzare i muscoli corti del piede. È stato chiesto di registrare la frequenza di allenamento. 

I risultati

Le successive analisi dei dati raccolti nell’arco di un anno permettono di fare alcune considerazioni. La prima: tanto i plantari di sostegno quanto quelli sensomotori possono influenzare l’attività muscolare nella gamba e nel piede, in particolare del muscolo tibiale anteriore che lavora meno.

Il secondo punto riguarda l’arco plantare: gli autori hanno osservato che entrambi i plantari terapeutici possono favorirne la comparsa. Infine, l’uso di plantari può prevenire la progressione del piede piatto, come indicato dai valori del valgus index che, in presenza di plantare placebo, si deteriorano nel tempo.

Lo studio si ferma a un anno, sarebbero opportuni studi ad hoc, meglio se arricchiti con ulteriori aspetti clinici per essere più completi.

Per quanto riguarda i risultati di questa ricerca, parrebbe che le due tipologie di plantare siano efficaci in presenza di piede piatto. Occorrerebbe capire quale plantare sia il più indicato per il paziente: i due presentano, infatti, delle differenze. Per esempio, nello studio qui riportato il plantare di sostegno porta a una riduzione dell’ampiezza del muscolo peroneo lungo. Il plantare sensomotorio, invece, induce un miglioramento dell’indice FADI. 

Studio: Liebau KH, Schmitt AP, Fröhlich S, Bünzen C, Mittelmeier W, Schulze C. Comparison of the Influence of Supportive and Sensorimotor Insoles on Flat Feet in Children – a Double-Blind, Prospective, Randomized, Controlled Trial. Ortop Traumatol Rehabil. 2023 Aug 31;25(4):195-206.