Piede diabetico, la termografia riduce le ulcere?

1286

Il diabete può determinare nel paziente una serie di danni collaterali che devono essere gestiti al meglio dall’équipe curante.
Tra queste, il piede diabetico coinvolge anche l’ortopedico e il tecnico ortopedico.
Uno studio multicentrico randomizzato in singolo cieco (Petrova, N., Donaldson, N., Tang, W., MacDonald, A., Allen, J., Lomas, C., Leech, N., Ainarkar, S., Bevans, J., Plassmann, P., Kluwe, B., Ring, F., Whittam, A., Rogers, L., McMillan, J., Simpson, R., Donaldson, A., Machin, G. and Edmonds, M. (2019), Infrared thermography and ulcer prevention in the high‐risk diabetic foot: data from a single‐blind multicentre controlled clinical trial. Diabet. Med. Accepted Author Manuscript) ha proposto l’uso della termografia con cadenza mensile associata alle cure standard del piede per ridurre il presentarsi di ulcere.
La termografia può infatti favorire il riconoscimento delle ulcere più pericolose e guidare quindi i medici nel trattamento.

Lo studio è stato condotto su 110 pazienti diabetici con neuropatia e con almeno un’ulcera nella propria storia clinica: questi sono stati suddivisi in due gruppi randomizzati, uno è stato sottoposto a termografia attiva + cura dei piedi standard e l’altro a termografia cieca + cura dei piedi standard.

I due gruppi sono stati seguiti mensilmente fino alla recidiva dell’ulcera o per 12 mesi.

Dopo 12 mesi, nel gruppo sottoposto a trattamento il 62% dei partecipanti era libero da ulcera, nel gruppo di controllo il 56%.

I termogrammi dei piedi dei partecipanti del gruppo di intervento sono stati analizzati per individuare aree con temperatura ≥2.2°C superiore rispetto al piede controlaterale corrispondente) e si è agito secondo gli standard locali.

Lo studio ha evidenziato una non riduzione significativa del tasso di recidiva dell’ulcera né un aumento del periodo libero da ulcera in questa coorte ad alto rischio di ulcere del piede, però si sottolinea l’esigenza di ulteriori studi con un follow-up più lungo e una stratificazione di gruppo, al fine di valutare ulteriormente l’efficacia della termografia per ridurre la ricorrenza dell’ulcera.

Stefania Somaré