Meniscopatia degenerativa e recupero funzionale

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Il menisco mediale e il menisco laterale sono due cunei di cartilagine a forma di C che agiscono da ammortizzatori tra tibia e femore, aiutando a stabilizzare il ginocchio e aiutandolo supportare i carichi cui è sottoposto quotidianamente. Anche se la lesione di queste strutture è più comune nel giovane sportivo, per ragioni traumatiche, possono presentarsi anche negli over 40 dove avvengono invece a causa dell’usura: si parla allora di lesioni degenerative, dove i menischi sono rovinati e spesso disidratati.

A essere più interessato da questo tipo di lesione è il menisco laterale. In questo caso, il dolore associato alla lesione è subdolo, inizia in maniera moderata e aumenta nel tempo, non mettendo subito in allarme il paziente e rischiando di ritardare la diagnosi. Mentre nelle lesioni traumatiche il trattamento è per lo più chirurgico, nelle lesioni degenerative si predilige il trattamento conservativo, basato su farmaci antidolorifici e antinfiammatori, crioterapia, riabilitazione per rinforzare il quadricipite, trattamenti elettromedicali e terapia infiltrativa per la riduzione del dolore.
Importante sottolineare che non tutte le meniscopatie degenerative danno dolore e che questi casi possono non essere trattati. Data la bassa invasività dell’artroscopia c’è chi, tra gli specialisti, consiglia l’uso di questo intervento anche per meniscopatie degenerative; tuttavia, l’utilità reale di questo intervento per il miglioramento funzionale del ginocchio resta da dimostrare. Anzi, c’è chi sconsiglia l’uso dell’artroscopia in soggetti over 40 per problematiche di menisco.

Una recente revisione spagnola, pubblicata su “Archives of Orthopaedic and Trauma Surgery”, sembra confermare la scarsa utilità dell’artroscopia in questa popolazione di pazienti. Condotto dall’Ospedale Universitario Fundación Alcorcon di Madrid, il lavoro rianalizza quattro studi randomizzati e controllati già presenti in letteratura, tre con basso bias e uno con qualche problema da questo punto di vista. Si tratta di un numero esiguo, soprattutto se si pensa che alla prima ricerca gli autori hanno individuato 3743 abstract di interesse, quasi tutti scartati alle successive analisi.

Gli studi inclusi lavorano su due gruppi: uno trattato solo con riabilitazione e l’altro sottoposto ad artroscopia e a riabilitazione. In entrambi i casi, i follow up sono a cinque anni dall’inizio dell’intervento. Gli esiti dell’intervento sono valutati con lo score di dolore “Knee Injury and Osteoarthritis Outcome Score pain”, valutando i sintomi, la capacità di svolgere le attività giornaliere e la qualità di vita. Ciò che gli autori possono valutare, con questi numeri, è che l’aggiunta di artroscopia agli esercizi non porta vantaggi reali ai pazienti a cinque anni dall’intervento: questa risulterebbe quindi essere una procedura evitabile, soprattutto considerandone i costi e l’invasività sul paziente, che seppur minima è comunque presente.

(Lo studio: Fernández-Matías R, García-Pérez F, Gavín-González C, Martínez-Martín J, Valencia-García H, Flórez-García MT. Effectiveness of exercise versus arthroscopic partial meniscectomy plus exercise in the management of degenerative meniscal tears at 5-year follow-up: a systematic review and meta-analysis. Arch Orthop Trauma Surg. 2022 Aug 22. doi: 10.1007/s00402-022-04579-y. Epub ahead of print. PMID: 35996030)

Stefania Somaré