Medicina fisica e riabilitativa e tecnologia: a che punto siamo?

Una risposta arriva dalla survey condotta da SIMFER sul territorio nazionale per capire quale sia la diffusione della tecnologia riabilitativa nelle strutture italiane. Si passa dal laboratorio al real world.

Negli ultimi anni si è assistito a un aumento esponenziale della tecnologia applicabile alla pratica riabilitativa, dai robot assistivi ai sensori indossabili fino alla teleriabilitazione. La letteratura è ricca di studi italiani focalizzati su questi temi e in particolare sulla riabilitazione neuromuscolare, ma fino a oggi nessuno sapeva quale fosse la reale diffusione di questi sistemi nella pratica clinica giornaliera lungo lo Stivale.

Per colmare questo gap la Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa ha condotto una survey composta da 71 domande, divise in 4 sezioni: aspetti sociodemografici e profilo professionale del partecipante; tipi di tecnologia e applicazioni utilizzate; come viene usata la tecnologia; necessità percepita di training sui temi della tecnologia in riabilitazione.

Il questionario è stato inviato a 1032 medici soci della SIMFER e il 18%, ovvero 186, ha risposto in modo completo; i partecipanti provengono per lo più dal Nord del Paese, con Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna a fare da capofila. I dati raccolti sono stati analizzati per offrire un’immagine attuale del Paese, o quantomeno delle aree che hanno risposto. I risultati sono pubblicati su “European Journal of physical and rehabilitation Medicine”.

Gli esiti della survey

Ciò che emerge dall’analisi delle risposte al questionario è una diffusione ancora scarsa della tecnologia in ambito di Medicina Fisica e Riabilitativa e un basso livello di integrazione con i percorsi proposti. E così, tra i rispondenti solo il 53% utilizza la tecnologia in ambito clinico e, di questi, alcuni anche per la ricerca.

Tra gli utilizzatori, nel 54% dei casi i protocolli utilizzati sono quelli proposti dalle case produttrici, o comunque basati sull’evidenza. In clinica, l’integrazione della tecnologia nei percorsi riabilitativi ottiene uno score basso, di 4.5 su 10. Basso anche lo score relativo alla conoscenza che i clinici pensano di avere della tecnologia riabilitativa, pari a 4 su 10.

Si capisce quindi perché la maggioranza del campione sottolinea l’esigenza di ricevere training ad hoc sul tema. Solo il 34% infatti ha ricevuto una formazione specialistica. Ciò vale anche per chi usa la tecnologia tanto in clinica quanto in ambito di ricerca, sebbene le percentuali aumentino al 45%.

Spesso i corsi seguiti sono brevi e lasciano ancora molte domande senza risposte. Da qui, l’importanza di modificare i percorsi formativi per integrare anche competenze di tecnologia riabilitativa.

Importanza della formazione

Migliorare la formazione di chi sceglie un percorso in Medicina Fisica e Riabilitativa significa anche andare incontro alle esigenze delle singole Regioni e aree del Paese: pare evidente, infatti, che esista una disparità da colmare, perché l’accesso alle opportunità offerte da questa tecnologia sia equo per tutti i cittadini italiani.

Quali sono i temi sui quali concentrare questa formazione? Da quanto emerso, è importante fornire basi solide, ma anche spiegare come implementare la tecnologia nei percorsi ideati per i propri pazienti e come restare in costante aggiornamento rispetto a quanto pubblicato in letteratura.

Importante è anche imparare a interfacciarsi con altri professionisti, come gli ingegneri biomedici e i produttori di tecnologia. Per migliorare la formazione devono essere poi coinvolti gli enti di ricerca, le Università e anche le auorità sanitarie. Occorre lavorare di concerto per aumentare le compentenze tecnologiche di chi pensa e attua i percorsi riabilitativi, perchè saranno sempre più richiesti e la tecnologia può giocare a favore della sostenibilità del sistema. 

Studio: Capecci M, Gandolfi M, Straudi S, Calabrò RS, Baldini N, Pepa L, Andrenelli E, Smania N, Ceravolo MG, Morone G, Bonaiuti D; HTA section of SIMFER (Italian Society of Physical and Rehabilitation Medicine). Shaping the future: an Italian survey unveils the unmet need to empower physical medicine and rehabilitation professionals with technological skills. Eur J Phys Rehabil Med. 2024 Apr 15. doi: 10.23736/S1973-9087.24.08376-X. Epub ahead of print. PMID: 38618695