La teleriabilitazione secondo la Fondazione Don Gnocchi

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La teleriabilitazione secondo la Fondazione Don GnocchiLa Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus, insieme a Microsoft, Healthy Reply ed Evolv, ha avviato un progetto di innovazione tecnologica dedicato alla teleriabilitazione domiciliare.

L’obiettivo è non soltanto quello di migliorare la qualità delle cure e la vita dei pazienti, ma anche di realizzare una banca dati riabilitativa gestita in cloud in grado di processare milioni di dati provenienti da robot, dispositivi IoT (Internet of Things o Internet delle cose, ndr), sensori e piattaforme software.

Sviluppato da un team dedicato presso l’Irccs Santa Maria Nascente di Milano della Fondazione Don Gnocchi – che ha svolto anche un complesso studio di technology assessment per definire le tecnologie più appropriate per implementare la soluzione – il progetto di teleriabilitazione si basa su un’architettura che sfrutta il cloud Microsoft Azure.

Quest’ultimo è integrato con Ticuro Reply, la soluzione di Healthy Reply per la telemedicina, e con VirtualRehab, applicazione di realtà virtuale per la riabilitazione sviluppata da Evolv. Healthy Reply ha supportato la Fondazione Don Gnocchi Ticuro Reply per consentire la rilevazione dei dati e le operazioni di teleassistenza remota.

Dal canto suo, Evolv ha sviluppato la suite basata su applicativi che sfruttano il sensore Microsoft Kinect per supportare il paziente nell’esecuzione degli esercizi e il terapista nella creazione di programmi personalizzati.

Il ruolo di Fondazione Don Gnocchi, oltre a quello di ideatrice della soluzione e fornitrice delle specifiche funzionali ai partner tecnologici, è stato studiare dei protocolli clinici da applicare alla teleriabilitazione domiciliare. Dopo aver realizzato una sperimentazione (gestionale) del sistema, è attualmente in contatto con vari enti istituzionali per introdurre e valorizzare anche in diversi Sistemi sanitari regionali percorsi basati sulla stessa filosofia e metodologia; e ha avviato percorsi di privato sociale accessibili per estendere il modello a un più ampio numero di persone.

È stato progettato un kit composto da una valigetta che contiene un mini pc con sistema operativo Microsoft Windows 10, dotato di webcam e microfono; e il sensore Microsoft Kinect per la rilevazione del movimento del corpo. Sul pc sono preinstallati sia il software che propone sotto forma di gioco gli esercizi da svolgere (VirtualRehab, certificato come dispositivo medicale di Classe 1); sia il sistema Ticuro Reply che integra anche funzionalità di videocomunicazione per consentire al paziente di vedere il fisioterapista e dialogare in tempo reale con lui.

La postazione usata dal terapista è attrezzata con due computer collegati con schermi a tocco basati su sistema operativo Microsoft Windows 10 e dotati di software Ticuro Reply, oltre che di un sistema di videocomunicazione (webcam, microfono e opportuno software).

L’attualità e gli sviluppi

Tramite VirtualRehab Manager il terapista imposta preventivamente gli esercizi personalizzati in base alle caratteristiche del singolo paziente, che vengono memorizzate nel cloud Microsoft Azure. All’orario prestabilito il paziente, dopo aver acceso il dispositivo, riceve la videochiamata del terapista, che durante l’esecuzione degli esercizi può vedere sul suo schermo sia il monitor in uso presso il soggetto sia il soggetto stesso, ricevendo dati analitici e monitorando i suoi parametri vitali.

I dati rilevati dai sensori ed elaborati dai software vengono inviati al cloud Azure di Microsoft e il terapista può accedervi in qualsiasi momento per controllare l’andamento della riabilitazione.

Nel concetto di teleriabilitazione di Fondazione Don Gnocchi la tecnologia non si sostituisce al terapista ma ne supporta le capacità e le competenze. La rilevazione quantitativa dei parametri supporta la creazione di una banca dati riabilitativa in cloud. Un tale database, in prospettiva, potrà assicurare un enorme valore predittivo permettendo perciò di trattare in modo più efficiente ed efficace altri pazienti grazie all’ottimizzazione delle cure.

È attualmente in corso l’integrazione nel sistema di teleriabilitazione domiciliare di un modulo per il telemonitoraggio. È costituito da sensori progettati per la rilevazione dei parametri di stabilità clinica (come, per esempio, la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna, la saturazione dell’ossigeno).

Roberto Carminati