Secondo questa revisione, compiti cognitivi troppo complessi o compiti semplici, eseguiti durante il passo veloce, possono ridurre l’equilibrio del soggetto, favorendo le cadute.
Tra i più comuni incidenti muscoloscheletrici c’è la distorsione laterale di caviglia, che interesserebbe almeno due milioni di individui all’anno.
Un numero elevato, soprattutto se si considera che pochi si sottopongono a un iter terapeutico e riabilitativo adeguato, il che aumenta il rischio di incorrere in recidive nel tempo.
Si stima che circa il 75% dei soggetti che hanno subito distorsioni ricorrenti sviluppi instabilità cronica di caviglia, una patologia che si associa a una sensazione di forte instabilità durante il passo e a un diminuito equilibrio. A livello più profondo, cambiano i messaggi neurologici che intercorrono tra cervello e il complesso degli arti inferiori.
Si pensa che, nel tempo, i soggetti con instabilità cronica di caviglia diventino sempre meno performanti nell’esecuzione di compiti portati avanti durante il passo, anche se di natura cognitiva. Tuttavia, gli studi in questa direzione sono tra loro contrastanti.
Ecco allora che un team dell’Università del Nebraska di Omaha (USA) ha allestito una revisione della letteratura, associata a una metanalisi per capire se davvero un paziente con instabilità di caviglia esegua peggio compiti cognitivi durante il passo.
La revisione
La revisione si basa sull’analisi di un totale di 9 articoli, selezionati perché incentrati sull’esecuzione di un dual task test in pazienti con instabilità cronica di caviglia e aventi un gruppo di controllo con il quale mettere a confronto i risultati. 5 di questi studi sono stati anche inseriti nella metanalisi perché hanno preso in considerazione anche il controllo posturale.
Gli autori hanno valutato 10 diversi effetti del doppio compito sul passo, approfittando del fatto che i lavori selezionati utilizzano tipologie di dual task test differenti. Diversamente da quanto ci si sarebbe aspettati, i risultati della revisione e della metanalisi non individuano differenze nella qualità dell’esecuzione del compito cognitivo eseguito dai soggetti con instabilità di caviglia cronica durante il passo rispetto ai partecipanti sani.
Influenze su passo
La revisione sottolinea però alcuni casi in cui l’esecuzione di un compito cognitivo può incidere sulla qualità del passo e dell’equilibrio. È il caso, per esempio, di esecuzione di compiti cognitivi particolarmente complessi, oppure di compiti semplici eseguiti, però, durante una camminata veloce.
In entrambi i casi, ciò che si osserva è una riduzione della stabilità del passo e dell’equilibrio, entrambi fattori che possono aumentare il rischio di caduta o di nuova distorsione.
Un aspetto che sarebbe utile approfondire ulteriormente, così da poter lavorare sulla riduzione del rischio in questi pazienti.
Va comunque sottolineato che, come spesso succede, gli studi inseriti nella revisione sono tra loro molto diversi, il che rende difficile giungere a una risposta univoca.
(Lo studio: Choi JY, Yoo T, Burcal CJ, Rosen AB. Dual-task differences in individuals with chronic ankle instability: A systematic review with meta-analysis. Gait Posture. 2023 Aug 23;106:28-33. doi: 10.1016/j.gaitpost.2023.08.013. Epub ahead of print. PMID: 37639962)