Negli ultimi anni, la realtà virtuale è stata molto studiata come strumento di riabilitazione capace di favorire l’aderenza terapeutica dei pazienti dato l’alto grado di coinvolgimento che offre.

Una recente revisione di letteratura valuta l’efficacia di diverse modalità di realtà virtuale di migliorare la riabilitazione dell’arto superiore di pazienti con ictus.

La revisione è stata condotta dall’Ospedale Municipale Kunming di Medicina Tradizionale Cinese, affiliato con la Yunnan University of Chinese Medicine, dalla Facoltà di Infermieristica della stessa Università e dall’Ospedale Bishan della Chongqing Medical University. La revisione prende in considerazione 34 studi, tutti randomizzati e controllati, per un totale di 1704 pazienti.

Il livello di disabilità dell’arto è calcolato con la scala Fugl-Meyer Upper Extremity. Tutti gli studi mettono a confronto gli esiti riabilitativi ottenuti con un metodo di Realtà Virtuale rispetto a un metodo convenzionale. Per quanto riguarda i disegni di studio, l’intervento riabilitativo ha avuto una durata tra le 2 e le 16 settimane, con una sessione di riabilitazione virtuale che va da 7 a 56 ore.

Sistemi immersivi e non

Le modalità di realtà virtuale prese in considerazione sono differenti: sistemi di gaming non immersivo, come Microsoft Kinect e Nintendo Wii, o sistemi immersivi con un device di vario genere posizionato sulla testa del soggetto.

Il confronto effettuato con i sistemi convenzionali mostra che, tra le console non immersive, Microsoft Kinect è quella che presenta maggiore probabilità di successo nel migliorare la funzionalità dell’arto superiore, seguita da Nintendo Wii.

Al contrario, la revisione non trova differenze significative negli esiti riabilitativi tra metodo convenzionale e realtà virtuale immersiva. Gli autori si sono chiesti se i risultati ottenuti siano associati a un’alta evidenza o meno. La risposta è che l’approccio utilizzato è rigoroso, così come la qualità degli studi è alta e il rischio di fattori confondenti basso. Inoltre, la scala utilizzata negli studi per valutare la funzionalità dell’arto superiore è specifica per l’ictus e quindi affidabile.

Infine, le conclusioni sono sostenute dalla scelta statistica di utilizzare un’analisi bayesiana.

Tuttavia, occorre considerare che la revisione non è in grado di definire i risultati dei diversi strumenti in base allo stadio dell’ictus, per esempio se è in fase acuta oppure cronica e non si ottengono risultati sul medio, lungo termine.

Per questo, gli autori suggeriscono di effettuare ulteriori studi usando Microsoft Kinect su diverse popolazioni di persone con ictus e problemi all’arto superiore e con follow up lunghi.

Studio: Zhang J, Liu M, Yue J, Yang J, Xiao Y, Yang J, Cai E. Effects of virtual reality with different modalities on upper limb recovery: a systematic review and network meta-analysis on optimizing stroke rehabilitation. Front Neurol. 2025 Apr 1;16:1544135. doi: 10.3389/fneur.2025.1544135. PMID: 40236896; PMCID: PMC11996652.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here