Gonartrosi per malallineamento, testato un tutore

528

Anche se l’età e l’uso sono tra le cause più comuni dello sviluppo di gonartrosi, ci sono indubbiamente altre condizioni che possono favorirne l’esordio, come il peso corporeo, l’attività lavorativa svolta e anche alcune condizioni endocrine.
Concorre poi al processo fisiopatologico anche un malallineamento delle componenti dell’arto inferiore e del ginocchio, in particolare tra femore e tibia: se un valgismo o un varismo lievi possono rappresentare una condizione di rischio, quando sono seri è probabile che conducano a una degenerazione delle cartilagini articolari e, quindi, ad artrosi. Utilizzare tutori capaci di correggere questo malallineamento potrebbe quindi avere una valenza terapeutica importante.

Il Dipartimento di Fisioterapia della School of Health Sciences di Melbourne e il Griffith Centre of Biomedical and Rehabilitation Engineering (GCORE) del Menzies Health Institute Queensland della Griffith University, nel Queensland, hanno pubblicato su “Plos One” uno studio relativo agli effetti di un tutore per correggere il valgismo del ginocchio sulle forze di contatto articolari mediali tibiofemorali.

Si tratta di uno studio che ha coinvolto 28 pazienti che hanno indossato un tutore commerciale per 8 settimane, con una dose variabile nel tempo: l’indicazione era di partire da 1-2 ore al giorno fino ad arrivare a portare il tutore per sostenere il ginocchio durante ogni attività quotidiana svolta in piedi.

Per assicurarsi che il tutore fosse indossato in modo corretto gli autori hanno formato i partecipanti prima personalmente, e poi dando loro materiale informativo da guardare a casa. Mediamente i pazienti sono arrivati a sei ore di indossamento al giorno. Oltre alla parte di educazione sanitaria, la squadra è stata impegnata anche nel prendere le misurazioni di interesse per ogni paziente, all’inizio dello studio e alla fine delle 8 settimane, sia indossando il tutore che senza. I pazienti hanno dovuto camminare e, nel frattempo, grazie a strumenti di elettromiografia di superficie i ricercatori hanno calcolato il picco e l’impulso della forza di contatto tibio-femorale mediale.

Lo studio evidenzia un effetto positivo del tutore sia sul picco di forza che sull’impulso, che si riducono in modo significativo, rispettivamente del 3% e dell’8%, e indipendentemente dalla velocità scelta dal soggetto.
Domande relative la qualità di vita hanno inoltre sottolineato come l’uso del tutore renda più semplice svolgere una serie di attività. Per scendere nel dettaglio, il 64% dei partecipanti ha avuto sollievo dal dolore, mentre il 54% hanno sperimentato miglioramenti di carattere anche funzionale.
Nel complesso, in questo studio, si è vista una riduzione del dolore nell’89% dei soggetti.

Tuttavia, in alcuni casi il tutore ha provocato piccoli eventi avversi, per lo più irritazione cutanea (37%), alcuni hanno inoltre segnalato un aumento del dolore (25%), sviluppo di dolore nel ginocchio controlaterale (10%) o dolore alla schiena (3%).
Gli autori non hanno trovato invece correlazione tra i miglioramenti e il tempo di indossamento.

Questo non è il primo studio che evidenzia l’utilità di usare un tutore contro il valgismo per migliorare i sintomi da gonartrosi; tuttavia, questi risultati si uniscono agli altri e confermano la bontà di questa scelta terapeutica.
Questi tutori dovrebbero anche aumentare lo spazio all’interno dell’articolazione, ma in questo caso gli autori dicono che questa misura è restata variabile tra i partecipanti… occorrono ancora ulteriori studi, quindi.

(Lo studio: Hall M, Starkey S, Hinman RS, Diamond LE, Lenton GK, Knox G, Pizzolato C, Saxby DJ. Effect of a valgus brace on medial tibiofemoral joint contact force in knee osteoarthritis with varus malalignment: A within-participant cross-over randomised study with an uncontrolled observational longitudinal follow-up. PLoS One. 2022 Jun 3;17(6):e0257171. doi: 10.1371/journal.pone.0257171. PMID: 35657960; PMCID: PMC9165832)

Stefania Somaré