Gestione multidisciplinare per la cura del diabete

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$RW5XWFEIl diabete in Italia interessa il 5,4% della popolazione (dati Istat 2013), tanto che l’Oms parla di vera e propria epidemia. A Roma il 4 novembre si è tenuto un workshop sul tema che ha visto seduti allo stesso tavolo istituzioni, rappresentanti delle Regioni, dei pazienti, degli operatori del settore e dell’industria per dialogare sul Piano nazionale sulla malattia diabetica. «Il Pnd è il documento più importante in materia di assistenza alla persona con diabete dai tempi della legge 115 del 1987 ed è l’unico Piano dedicato a una specifica patologia cronica non trasmissibile e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ponendosi come pietra miliare nella storia dell’assistenza alla cronicità in Italia», spiega Paola Pisanti, dirigente del Ministero della Salute, presidente della Commissione Nazionale Diabete. Attualmente il piano è stato recepito a livello formale da 17 Regioni. Tra le difficoltà emerse nell’applicazione del piano la comunicazione tra i diversi setting e la scarsa personalizzazione del processo terapeutico che, particolarmente per il diabete, deve tenere strettamente conto della capacità del paziente di gestire la propria patologia. Dalla giornata è emerso che è necessario ancora implementare il colloquio tra le diverse figure professionali e che vanno ottimizzate le risorse a favore dei centri specializzati ed eliminando i piccoli ambulatori isolati. «L’Italia ha una formidabile rete di assistenza specialistica diabetologica, invidiataci in tutto il mondo anche per i risultati che ha conseguito», dichiara Enzo Bonora, presidente della Società Italiana di Diabetologia. 20141104_100608«La rete costa l’1% del totale della spesa attribuibile al diabete», continua Bonora, «una rete che il Pnd ha considerato come irrinunciabile e che va solo ottimizzata a costo zero, eliminando piccoli ambulatori isolati i cui professionisti che vanno collocati in centri dotati di tutte le risorse necessarie. Una rete di secondo e terzo livello che va integrata con la rete di primo livello (i Mmg) anche grazie all’uso massiccio dell’informatica». I vari rappresentati che hanno presenziato alla giornata si sono infine trovati d’accordo ad auspicare un accreditamento dei centri di diabetologia.