L’artrosi è una delle principali cause di dolore e malfunzionamento del ginocchio e ha una incidenza in crescita non solo tra gli anziani ma anche tra i giovani. L’aumento dei casi di sovrappeso e obesità, infatti, può tradursi in una condizione infiammatoria cronica per i tessuti cartilaginei dell’articolazione e nella loro maggiore usura. D’altra parte, anche la popolazione votata allo sport può incorrere in un’artrosi precoce.
Nell’ottica di ricorrere all’opzione chirurgica solo quando le altre opzioni terapeutiche non siano più efficaci nel ridurre il sintomo doloroso e nel recuperare funzionalità del ginocchio, la ricerca ortopedica continua a studiare modalità di intervento efficaci nell’allontanare nel tempo l’intervento.
Un gruppo di ricerca tedesco ha studiato l’effetto sul dolore di due ortesi, un tutore piede-caviglia e un plantare con cuneo laterale da 5 mm. Entrambi i dispositivi sono stati testati su 28 pazienti con gonartrosi mediale, che li hanno indossati in ordine differente, scelto casualmente, ognuno per 6 settimane.
All’inizio dello studio e alla fine di ogni test gli autori hanno valutato il dolore al ginocchio di ogni paziente con una scala numerica e hanno osservato l’allineamento dell’arto eseguendo una radiografia in ortostatismo.
Si ipotizza, infatti, che il malallineamento sia una delle cause del dolore generato dalla gonartrosi, oltre che fattore di peggioramento della patologia. Effettivamente, lo studio evidenzia una correlazione tra malallineamento in varo e riduzione del dolore.
Benché entrambi i presidi risultino efficaci nel ridurre il dolore, gli autori hanno individuato che maggiore è la deviazioni in varo residua minore è questa riduzione, indipendentemente dal tipo di dispositivo scelto.
Lo studio prova anche a calcolare un limite per la deviazione meccanica assiale capace di predire se i due dispositivi saranno o meno efficaci: tale valore si aggira intorno ai 14-15 mm.
In modo più semplice, si potrebbe dire che soggetti con le gambe arcuate abbiano meno possibilità di godere dei vantaggi di indossare un tutore di gamba-caviglia o un plantare con cuneo laterale rispetto a quelli con le gambe dritte.
Un’indicazione che può aiutare a stabilire quale presidio utilizzare, o se tentare un’altra via. Come per molte altre patologie ci si è infatti da tempo accorti che non tutti i metodi funzionano su tutti i soggetti: ecco perché è importate capire come individuare i migliori per ognuno.
(Lo studio: Bartsch, L. P., Schwarze, M., Block, J., Alimusaj, M., Schiltenwolf, M., Jaber, A., & Wolf, S. I. (2022). Varus Knee Limits Pain Relief Effects of Laterally Wedged Insoles and Ankle-Foot Orthoses in Medial Knee Osteoarthritis. Journal of Rehabilitation Medicine, 54, jrm00324. https://doi.org/10.2340/jrm.v54.1129)
Stefania Somaré