FederAnziani: boom animali domestici tra over 65

purebred australian shepherd in front of white background

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Il 39% degli over 65 in Italia, ovvero 2,1 milioni di persone, possiede un animale domestico e spende 786 euro l’anno, una parte importante della spesso esigua pensione per prendersi cura del proprio amico, una compagnia che il 93% degli anziani giudica importante. L’Osservatorio di FederAnziani Senior Italia ha passato al setaccio usi e abitudini dei senior rispetto al loro rapporto con gli animali domestici, attraverso un’indagine condotta su un campione di 5.790 over 65. A livello nazionale, complessivamente, sono 2,1 milioni i senior proprietari di un animale domestico, per un valore economico di circa 1,4 miliardi annui.

Alla domanda su quanto sia importante la compagnia fornita dall’animale domestico la somma delle risposte “molto” e “abbastanza” arriva al 93%.

Quasi nove su dieci di coloro che possiedono un animale domestico hanno un cane (54%) o un gatto (33%). A poco meno della metà del campione analizzato (47%) l’animale domestico è stato regalato, un quarto lo ha trovato, e solo uno su dieci lo ha acquistato in un negozio di animali. Uno su due del campione dichiara di occuparsi in prima persona del proprio animale domestico.

Circa il 20% degli intervistati ha rinunciato a una vacanza perché la struttura di destinazione non accettava animali domestici.

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«L’indagine evidenzia l’enorme importanza della compagnia degli animali domestici per gli over 65», commenta Roberto Messina, presidente di FederAnziani Senior Italia. «Un’importanza che è altrettanto alta per l’Ssn. Proprio FederAnziani, attraverso il suo centro studi, ha stimato che il possesso di un animale domestico, unito a una corretta alimentazione, produrrebbe 4 milardi di euro di risparmi annuali per il Ssn nella gestione delle malattie croniche (ipertensione, diabete, depressione). L’attività fisica legata al possesso di un animale, infatti, contribuisce alla prevenzione e al contrasto delle patologie metaboliche, mentre la sola presenza di un animale da compagnia contribuisce alla riduzione dell’ipertensione oltre a rappresentare, soprattutto per gli anziani soli, un efficace mezzo di contrasto della solitudine e della depressione che spesso si associa a essa».