Fascite plantare, meglio ortesi con o senza tasselli per il tallone?

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Il dolore associato a fascite plantare, localizzato principalmente nella zona del tallone e del mesopiede, può essere diminuito agendo sulla pressione plantare al passo. Per questo si può suggerire l’uso di un’ortesi piede-caviglia (AFO, ankle-foot orthosis).

Caratterizzata dalla degenerazione dell’aponeurosi del piede, che unisce il calcagno alle dita, la fascite plantare rappresenta oltre il 50% delle talloniti diagnosticate. Colpisce in prevalenza soggetti di età compresa tra 40 e 60 anni e può essere molto invalidante, portando a una riduzione dell’attività fisica.

Deve quindi essere diagnosticata e curata, anche se esistono persone per le quali le cure disponibili non ottengono grandi risultati. Nelle fasi acute si consiglia riposo e uso di farmaci antidolorifici, ma poi occorre seguire un percorso riabilitativo, che comprende anche una rieducazione motoria per imparare a utilizzare il passo nel miglior modo possibile e incidere poco sulla pianta.

Ma torniamo ora ai tutori. Sono molti gli studi che cercano di individuare i dispositivi più efficaci nella riduzione del dolore.

Tra questi, uno recente mette a confronto due tutori AFO costruiti sul paziente, uno con tasselli al tallone e l’altro senza. Scopo dello studio, valutare l’impatto delle due ortesi sulla pressione plantare in soggetti impegnati in una camminata sul tapis roulant. 14 i partecipanti, tutti soggetti sani. I tutori sono stati costruiti con le stesse specifiche e materiali, così che differissero solo per la presenta o meno dei tasselli. Questi ultimi sono stati costruiti in PORON®, un materiale morbido. I soggetti, 8 uomini e 6 donne di età media 35.4 ± 7.7 anni, hanno quindi camminato su un tapis roulant indossando il device dentro una scarpa da ginnastica. Li hanno provati entrambi.

Nel mentre gli autori misuravano la pressione plantare media, quella di picco e la pressione sull’area di contatto, prendendo in considerazione l’avampiede, il mesopiede e il retropiede. Da questo studio sembrerebbe che la presenza dei tasselli riduca la pressione media, il picco di pressione e anche la pressione a livello del retropiede, mentre tenderebbe ad aumentare quella a livello di mesopiede e avampiede, nel primo caso in modo statisticamente significativo.

Certo, la scoperta è interessante, anche se i partecipanti sono soggetti sani: bisognerebbe verificare cosa accade su un piede con fascite. Gli autori sono però soddisfatti e pensano che questa indicazione possa essere utile anche per altre patologie che richiedono di ridurre la pressione plantare a livello del calcagno.

Pubblicato su “Prosthetics and Orthotics International”, questo lavoro è stato portato avanti da ricercatori della Western University di London, nell’Ontario Canadese, e in particolare dalla Fowler Kennedy Sports Medicine Clinic, dalla School of Phisycal Therapy e dal Department of Mechanical and Materials Engineering.

(Lo studio: Balsdon MER, Dombroski CE. Custom-made foot orthoses with and without heel plugs and their effect on plantar pressures during treadmill walking. Prosthet Orthot Int. 2022 Mar 22. doi: 10.1097/PXR.0000000000000101. Epub ahead of print. PMID: 35315833)

Stefania Somaré