Il dolore patellofemorale è molto diffuso nella popolazione, con una prevalenza pari al 22,7% negli adulti e al 28,9% negli adolescenti. Questa condizione spesso non trova sollievo nemmeno dai trattamenti prescritti, con un 50% dei pazienti che ne sono affetti che provano ancora dolore dopo 5-8 anni.

Dal momento che il dolore tende a ridurre il controllo posturale, nei pazienti con dolore patellofemorale può crearsi una compromissione degli arti inferiori che può, a sua volta, aumentare il rischio di caduta. La relazione tra dolore patellofemorale e controllo posturale non è però ancora ben delineata, così come non c’è evidenza di quali strumenti possano migliorare il controllo posturale in questi pazienti.

Per questo un team internazionale, afferente all’Università di Toledo (USA), all’Università La Trobe di Melbourne (Australia) e all’Università di San Paolo (Brasile), ha avviato una revisione sistematica di letteratura. I risultati sono pubblicati su Gait & Posture

Quali strumenti per valutare difetti posturali?

Sono 53 gli studi inclusi nella revisione, differenti tra loro per disegno e rischio di bias. Anche gli strumenti clinici e laboratoriali utilizzati per valutare la capacità di controllo posturale sono differenti. La rianalisi dei dati raccolti indica un’evidenza da molto bassa a moderata che, effettivamente, i pazienti con dolore patellofemorale hanno misure di controllo posturale alterate, che siano misurate con strumenti clinici o laboratoriali.

In particolare, sembra che nei soggetti presi in considerazione vi sia una riduzione della portata anteriore in tutte e tre le direzioni, affiancata da punteggi compositi più bassi. Anche gli strumenti di laboratorio sono utili per individuare le alterazioni posturali statiche dei pazienti, ma questi non sono sempre a disposizione del clinico. Quindi, dovendo individuare i soggetti con alterazioni posturali, perché corrono un rischio maggiore di cadere e di sviluppare altre patologie dell’arto inferiore, è meglio rivolgersi ai test clinici che sono a basso costo e facili da utilizzare e, quindi, facili da implementare nella valutazione posturale dei soggetti con dolore patellofemorale.

Quali strumenti funzionano per migliorare i difetti posturali?

Quando gli autori vanno a osservare l’efficacia dei possibili interventi sulle alterazioni posturali, sembra che solo il taping elastico abbia un certo effetto, sebbene l’evidenza sia ancora bassa. In particolare, sembra migliorare la distanza della portata anteriore. Tutti gli altri rimedi non mostrano efficacia alcuna, sebbene anche per questa affermazione l’evidenza sia bassa.

Secondo gli autori è possibile agire sui pazienti con dolore patellofemorale e concomitante disturbo del controllo posturale con un taping elastico, ma solo nel breve periodo. Per ottenere risultati nel lungo periodo occorre studiare strategie di intervento specifici per il singolo caso. 

Studio: Batista NP, de Oliveira Silva D, Mochizuki L, Norte GE, Bazett-Jones DM. Clinic- and laboratory-based measures of postural control in patellofemoral pain: A systematic review with meta-analysis and evidence gap map. Gait Posture. 2024 Feb 3;109:189-200.