Il dolore lombare aspecifico cronico (NSCLBP) è una patologia complessa e multifattoriale che coinvolge non solo le strutture muscolo-scheletriche, ma anche strutture cognitive e psico-sociali. Come tale, deve essere trattata, anche perché questa patologia porta a perdita di qualità di vita e ha un costo sociale non indifferente, essendo una tra le prime cause di visita medica e di assenza per malattia dal lavoro. Se non curato, il NSCLBP porta a una degenerazione della risposta neuromuscolare del tronco, a una perdita di forza muscolare globale, resistenza e mobilità.
Uno studio sulla piattaforma HUBER
Un recente studio randomizzato franco-canadese, condotto dal Treboul Functional Rehabilitation Center di Douarnenez e dal Montreal Heart Institute di Montreal, valuta l’impatto sul dolore lombare aspecifico cronico della piattaforma motorizzata HUBER, che consente di eseguire movimenti su più assi.
Dotata di sensori di forza, la piattaforma pone il paziente in una condizione costante di mancanza di equilibrio, agendo sulla forza muscolare e sull’equilibrio, appunto, ma anche sulle funzioni cognitive e sull’apparato cardiocircolatorio. Il team ha già pubblicato uno studio pilota nel 2022 su 12 soggetti, e avendo ottenuto esiti positivi, ha avviato questa seconda ricerca, coinvolgendo però 70 pazienti, dei quali 65 sono arrivati a fine percorso.
I partecipanti sono stati divisi in 2 gruppi: uno seguito con la piattaforma motorizzata e l’altro con un percorso riabilitativo standard. In entrambi i casi, il percorso è durato 6 settimane, con 4 sessioni per settimana da 2 ore ciascuna. Più nel dettaglio, i due percorsi si differenziano per la parte finale della sessione, che inizia per tutti con 1 ora di fisioterapia, continuando con 30 minuti di balneoterapia, e concludendosi per il gruppo studio con 30 minuti sulla pedana e per quello di controllo con 30 minuti su un cicloergometro.
Alla fine delle 6 settimane, gli autori hanno valutato i progressi ottenuti dai 2 gruppi nel tasso di estensione/flessione della colonna a 60° e 120°, la flessibilità del tronco, il dolore e il livello di disabilità.
Lo studio porta a esiti positivi
Confrontando gli indici misurati prima e dopo il percorso riabilitativo gli autori hanno potuto osservare miglioramenti significativi per entrambi i gruppi nella flessibilità del tronco, nella forza isocinetica della colonna, nella mobilità delle articolazioni lombari e nella resistenza muscolare del busto, ma anche nella resistenza degli arti inferiori, nel dolore, nella disabilità e nella qualità di vita.
Quantomeno, quindi, si può dire che il percorso riabilitativo condotto con la piattaforma porta a esiti confrontabili con quelli di un iter standard. Tuttavia, le sessioni con HUBER sembrano portare a una maggiore riduzione dello score Oswestry Disability rispetto a quelle sul cicloergometro. I ricercatori concludono sottolineando che lo strumento messo sotto esame potrebbe portare benefici al trattamento della NSCLBP.
Studio: Le Moal V, Tantot M, Mévellec É, Nouy-Trollé I, Lemoine-Josse E, Besnier F, et al. Rehabilitation therapy using the hubEr. platform in chronic non-specific low back pain: a randomized controlled trial. Eur J Phys Rehabil Med 2023 Sep 22.