Uno studio francese conferma l’esistenza di una relazione tra livelli di attività fisica e sedentarietà nell’influenzare il calo fisico dato dall’invecchiamento. Un motivo in più per preservare una vita attiva.
Un invecchiamento che avvenga mantenendo una buona funzionalità muscolare e una buona attività cardiovascolare è tra gli obiettivi del progetto europeo Healthy Aging che, a cascata, coinvolge tutti gli Stati membri. La letteratura ha già ampiamente dimostrato che buoni livelli di attività fisica lungo tutta la crescita della persona consentono di preservare la velocità del passo e la funzionalità cardiaca anche in età avanzata. Di contro, emerge come la sedentarietà giochi un ruolo negativo. Tuttavia, attività fisica e sedentarietà possono anche interagire tra loro, influenzando la funzionalità muscolare e cardiaca del soggetto. Un recente studio trasversale francese, pubblicato su “Journal of cachexia sarcopenia and muscle”, punta a studiare meglio la relazione tra attività fisica e sedentarietà nella perdita di funzionalità che può verificarsi con l’invecchiamento. Lo studio rientra nel programma INSPIRE research, coordinato dall’Ospedale di Tolosa, che si pone due obiettivi principali: identificare biomarker di invecchiamento su coorti umane e animali; implementare nella pratica clinica geriatrica le raccomandazioni ICOPE dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, così da monitorare e prevenire il declino psico-fisico dell’anziano. Linee guida che richiedono una gestione integrata del soggetto.
Lo studio
Lo studio qui presentato si basa sui pazienti reclutati tra il 2019 e il 2021 nella coorte umana del progetto INSPIRE che hanno accettato di indossare accelerometri, ovvero 499 tra uomini e donne di età superiore ai 20 anni. Gli accelerometri hanno permesso di identificare le fasi di attività fisica e sedentarietà vissute dai partecipanti in un periodo standard, di 7 giorni.
Gli autori hanno poi misurato altri parametri di performance fisica: velocità del passo, valutata con il “4-m walking test”; forza muscolare, stimata a partire dalla forza di presa; performance fisica, misurata con il “five-time chair-rise test”; fitness cardiovascolare, con il “V̇O2max test”; forza dinamica degli arti inferiori, con un test di forza muscolare isocinetica. Una volta ottenuti tutti i dati, sono state effettuate analisi statistiche per individuare delle correlazioni. Vediamo i risultati ottenuti.
La relazione tra attività fisica, sedentarietà e declino funzionale
Alcuni dei risultati qui descritti confermano quanto già presente in letteratura. Per esempio, dallo studio emerge un significativo effetto positivo dell’attività fisica da moderata a vigorosa sul mantenimento della velocità del passo, della performance fisica e della VO2max con l’aumentare dell’età.
Più nel dettaglio, l’attività fisica correla bene con la velocità del passo tra gli 80 e i 92 anni, con la performance fisica tra i 58 e i 92 anni e con la VO2max tra i 21 e i 70 anni. Si vede anche, però, che gli effetti positivi dell’attività fisica vengono diluiti da alti livelli di sedentarietà: per esempio, la sedentarietà ha una correlazione negativa con la velocità del passo nei soggetti di età compresa tra i 54 e i 71 anni.
La vera novità di questo lavoro è che trova una relazione tra età, attività fisica e sedentarietà con la forza di presa della mano, utilizzata come detto sopra per stimare la forza muscolare: più nel dettaglio si vede che la perdita di forza di presa della mano cala se il soggetto ha alti livelli di attività fisica e bassi livelli di sedentarietà, e viceversa.
Viene, inoltre, individuato un limite di età dopo il quale l’interazione tra vita attività e sedentarietà diventa ancora più importante sul declino fisico del soggetto, ovvero 64 anni: come a dire che prima si può sempre recuperare, ma poi diventa più difficile. Una consapevolezza che dovrebbe spingere le persone a mantenere un livello di attività fisica costante nel corso della vita.
Studio: Raffin J, Rolland Y, Aubertin-Leheudre M, Aragoni da Silva J, Guyonnet S, Pillard F, Vellas B, de Souto Barreto P; INSPIRE group. Cross-sectional interactive associations of physical activity and sedentary behaviour with physical capacity across adulthood. J Cachexia Sarcopenia Muscle. 2024 Apr 18. doi: 10.1002/jcsm.13457. Epub ahead of print. PMID: 38638004.