Uno studio iraniano indica nel tutore di ginocchio a tre punti, costruito su misura, il miglior dispositivo per affrontare una artrosi mediale di ginocchio.
L’artrosi di ginocchio è la più diffusa tra le artrosi, seguita da quella di anca e di mano. L’OMS riporta una prevalenza mondiale di oltre 360 milioni di casi nel 2019, ma la proiezione è che questo numero cresca nel tempo. Il comparto mediale del ginocchio è il più soggetto ad artrosi, perché è il più sollecitato durante il passo.
Un ruolo fondamentale sulla progressione di malattia lo gioca poi l’allineamento tra le diverse componenti dell’arto inferiore. Proprio per questa ragione, tra gli approcci conservativi all’artrosi di ginocchio mediale c’è anche l’uso di ortesi che vadano a migliorare questo allineamento, alleggerendo nel contempo la pressione che grava sul comparto.
Qual è il dispositivo più efficace? Prova a rispondere a questa domanda un articolo recentemente pubblicato su Journal of Rehabilitation and Assistive Technologies Engineering da un team della University of Social Welfare and Rehabilitation Science di Tehran (Iran).
I dispositivi messi a confronto
In questo studio gli autori mettono a confronto la capacità di tre diversi dispositivi per arto inferiore di ridurre il dolore associato all’artrosi mediale di ginocchio, ottimizzare l’allineamento tra le parti, agire sulla funzionalità e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
I dispositivi scelti sono: un plantare prefabbricato con cuneo laterale da 6 mm; un tutore di ginocchio a tre punti di pressione realizzato su minura per ogni paziente per distribuire la pressione su tutta l’articolazione, alleggerendo la componente mediale; un tutore di piede-caviglia (AFO) personalizzato per ogni paziente. Il lavoro coinvolge 30 pazienti, divisi in tre gruppi in modo casuale: a ogni gruppo è stato assegnato un dispositivi.
Inoltre, gli autori hanno valutato per ognuno l’allineamento dell’arto inferiore e hanno chiesto la compilazione di un questionario per avere indicazioni rispetto al dolore percepito e la qualità di vita.
Lo stesso questionario è stato compilato una seconda volta dopo 6 settimane di indossamento del dispositivo assegnato. Durante il periodo di studio i pazienti sono stati contattati una volta la settimana per avere indicazioni rispetto alla compliace al trattamento. Vediamo che risultati sono stati ottenuti.
Efficacia del tutore di ginocchio
Da un confronto interno e tra gruppi emerge la capacità di tutti e tre i tutori di migliorare la condizione del paziente, ma il plantare è quello meno efficace. Per fare un esempio, i pazienti che hanno ricevuto l’AFO o il tutore di ginocchio hanno sperimentato una maggiore riduzione della rigidità articolare e dei sintomi associati all’artrosi rispetto a quelli che hanno usato il plantare.
Simile il discorso per l’andamento dell’indice di dolore del ginocchio e per la qualità di vita. Se si osservano i dati più nel dettaglio, il dispositivi più efficace risulta essere il tutore di ginocchio, se questo non fosse disponibile allora va bene usare una AFO e se anche questo non ci fosse, allora si può optare per il plantare con cuneo laterale.
Resta da evidenziare la dimensione ridotta del campione: sarebbe utile ripetere lo studio su un maggior numero di pazienti.
Lo studio: Mahmoodi M, Arazpour M, Mousavi ME. Comparing the effects of lower limb orthoses on knee pain, function, quality of life, and knee joint alignment in people with medial knee osteoarthritis. Journal of Rehabilitation and Assistive Technologies Engineering. 2024;11. doi:10.1177/20556683241277179