Artrosi di mano trattata da remoto con mobile app

325

L’artrosi di mano è caratterizzata da dolore e rigidità articolare, riduzione della forza di presa e, in generale, della completa funzionalità e della destrezza. Questa condizione colpisce buona fetta della popolazione, con l’avanzare dell’età: se si tiene conto dei segni radiografici, la prevalenza generale può raggiungere anche il 40%, ma non sempre vi è manifestazione sintomatica (doi: https://doi.org/10.1002/art.42076).

L’iter terapeutico tradizionale per i pazienti con artrosi di mano si basa sull’associazione di farmaci ed esercizi atti a rallentare l’irrigidimento articolare e mantenere la funzionalità della mano, oltre che ridurre il dolore: l’aderenza terapeutica è tuttavia bassa, il che si traduce in peggioramenti e costi per il paziente e i sistemi sanitari stessi.
Il problema potrebbe essere risolto sfruttando le tecnologie digitali per seguire i pazienti da remoto e favorirne lo svolgimento degli esercizi, che devono essere però personalizzati non solo nella tipologia, ma anche nell’organizzazione: il focus deve restare, infatti, facilitare il paziente nel suo percorso di cura.

Uno studio multicentrico randomizzato controllato spagnolo ha valutato l’efficacia di un’app nel migliorare funzionalità articolare e dolore di pazienti anziani affetti da artrosi di mano. 74 i soggetti coinvolti: 34, per un totale di 66 mani, inseriti nel gruppo di studio e 40, per un totale di 78 mani, nel gruppo di controllo. Per tutti il percorso riabilitativo è durato 12 settimane, con sessioni giornaliere di 15-20 minuti, a seconda delle personali esigenze, e difficoltà aumentate ogni 2 settimane.

Il team di studio ha contattato ogni paziente mensilmente, per verificare l’aderenza al percorso e risolvere eventuali problemi. I due gruppi hanno utilizzato una diversa modalità di fruizione: tradizionale, ovvero basata su istruzioni scritte e immagini, per il gruppo di controllo, e più moderna, basata sulla mobile app CareHand, per il gruppo di studio.
Questa è dotata di un algoritmo di dosaggio basato sul report quotidiano dell’intensità dolorosa prima e dopo l’allenamento, di video di spiegazione degli esercizi e di materiale aggiuntivo per supportare il soggetto nell’autogestione della patologia.

Presente, infine, un diario. I controlli a 3 mesi dall’intervento non mostrano grandi differenze tra i due gruppi, mentre a 6 mesi i pazienti che hanno utilizzato CareHand presentano miglioramenti maggiori degli altri nella funzionalità della mano, e dell’arto superiore in generale, e anche nella riduzione dell’intensità del dolore. Anche la destrezza sembra avvantaggiarsi dell’uso della app, mentre nessuno dei due interventi sembra incidere sulla forza di presa e di pizzico dei pazienti.

Condotto da ricercatori dell’Università di Siviglia, lo studio suggerisce l’utilità di utilizzare una mobile app riabilitativa, con interventi di educazione sanitaria, per seguire pazienti anziani che vivono in aree rurali e con artrosi di mano, purché sia inserita in un contesto più ampio fatto anche di visite di persona. Data la dimensione del campione, questi risultati devono essere verificati in studi più ampi e con popolazioni differenti.

(Lo studio: Rodríguez Sánchez-Laulhé P, Biscarri-Carbonero Á, Suero-Pineda A, Luque-Romero LG, Barrero García FJ, Blanquero J, et al. The effects of a mobile app-delivered intervention in people with symptomatic hand osteoarthritis: a pragmatic randomized controlled trial. Eur J Phys Rehabil Med 2023 Jan 12. DOI: 10.23736/S1973-9087.22.07744-9)

Stefania Somaré