Grazie all’approccio più innovativo si ottengono minore esposizione alla fluoroscopia, minori complicanze postoperatorie, meno dolore e ricoveri più brevi.

L’artrosi di caviglia è meno frequente di quella di ginocchio, anca e spalla e, nell’80% dei casi, ha una origine traumatica, stabilendosi in seguito a un incidente occorso all’articolazione che scatena una serie di trasformazioni che indeboliscono i tessuti.

Spesso quando arrivano all’intervento i pazienti affetti da artrosi di caviglia sono ancora giovani e hanno sopportato dolore per molto tempo. L’intervento più comunemente utilizzato per risolvere il problema è una artrodesi, sebbene questa comporti una perdita di funzionalità.

Metodo open e artroscopia con guide stampate in 3D a confronto

L’artrodesi di caviglia può essere effettuata in due modi: a cielo aperto o con artroscopia. Un recente studio cinese mette a confronto i due metodi, focalizzandosi su una artroscopia che usi guide personalizzate per il paziente e stampate in 3D.

Di tipo retrospettivo, lo studio coinvolge 119 pazienti uomini e 137 pazienti donne sottoposti ad artrodesi di anca tra il maggio del 2018 e il febbraio 2023 presso lo Shanghai Sixth People’s Hospital affiliato con la Scuola di Medicina dell’Università Shanghai Jiao Tong.

La maggior parte dei pazienti (223) è stata trattata con fissazione interna con piatti e viti, alcuni con accesso laterale e altri con accesso anteriore, mentre 33 con intervento mininvasivo e uso di guide stampate personalizzate. 

Parametri messi a confronto

Una volta effettuato un matching tra i pazienti trattati in artroscopia e quelli in modalità open, gli autori hanno confrontato le caratteristiche di base, che sono risultate prive di differenze significative. In tutto sono 20 i pazienti per i quali è stato individuato un match adeguato.

Se la lunghezza dell’intervento sembra giocare a sfavore dell’approccio mininvasivo, con tempi di 88.9±5.6 contro gli 77.9±11.7 del metodo open, altri fattori evidenziano la superiorità dell’artroscopia con guide personalizzate: consente di ridurre l’esposizione alla fluoroscopia (1.7±0.8 contro 5.2±1.2) e della lunghezza del ricovero (5.5±0.9 contro 6.4±1.5).

Infine, l’approccio artroscopico determina una minore intensità dolorosa, misurata con la scala visuale, e un minor tasso di complicanze post-operatorie. Il tasso di fusione è, invece, simile nei due gruppi, così come il tempo richiesto per completarla. Altrettanto importante è che le due modalità d’intervento portano a esiti funzionali simili, misurati con l’American Orthopedic Foot and Ankle Society ankle hindfoot scale. Questi risultati suggeriscono la superiorità dell’approccio artroscopico con guide personalizzate stampate in 3D.

Studio: Li GY, Wang C, Wang JZ, Wu CL, Zhang JY, Zou J, Xue JF, Su Y, Mei GH, Shi ZM, Ma X. [Application of three dimensional printed personalized guide plate assisted arthroscopic ankle arthrodesis in the treatment of ankle arthritis]. Zhonghua Wai Ke Za Zhi. 2024 Apr 29;62(6):572-580. Chinese. doi: 10.3760/cma.j.cn112139-20240229-00096. Epub ahead of print. PMID: 38682629