L‘allineamento delle componenti protesiche con le parti native del paziente è un aspetto fondamentale cui prestare attenzione durante una artroplastica di ginocchio, perché associato al buon esito dell’intervento.
Negli anni sono stati sviluppati metodi e procedure per migliorare l’accuratezza di questo allineamento, per lo più di carattere tecnologico. Tra questi, anche l’uso di un robot chirurgico per assistere il chirurgo nel proprio lavoro. Una recente metanalisi si concentra sui risultati ottenuti con la guida di un robot chirurgico NAVIO, un sistema palmare semi-automatico e privo di immagini, e con una artroplastica convenzionale.
Prodotta da un team dell’Ospedale di Pechino Tsinghua Changgung dell’Università di Tsinghua, questa metanalisi è pubblicata sul Journal of Orthopaedic Surgery and Research.
I benefici dell’uso del sistema robotico
Gli autori hanno cercato studi di confronto tra l’artroplastica convenzionale di ginoccho e l’artroplastica guidata dal sistema NAVIO in diversi motori di ricerca: PubMed, Web of Science, Cochrane Library, Embase, Scopus, il sito ClinicalTrials.gov, China National Knowledge Infrastructure (CNKI), Wanfang, China Biology Medicine Disc (CBM) e China Science and Technology Journal (CSTD).
Il risultato di questa prima fase di ricerca sono 2.483 studi che, dopo opportune scremature, sono scesi a 21. Gli autori di questa metanalisi si sono concentrati in particolare sugli esiti clinici dei pazienti inclusi nei lavori, utilizzando gli score inclusi nei lavori stessi, ovvero la Scala Visuale Analogica (VAS) per il dolore, lo score della Knee Society (KSS), il KSS dedicato alla funzionalità del ginocchio (KSSF), lo score Forgotten Joint Score-12 (FJS-12), l’Extension range of motion (EROM), il Flexion range of motion (FROM), l’angolo anca-ginocchio-caviglia (HKA), l’angolo della componente femorale frontale (FFC), l’angolo della componente tibiale frontale (FTC), l’angolo di rotazione femorale (FRA), l’angolo del plateau tibiale mediale (MPTA), l’angolo della componente laterale femorale (LFC), l’angolo della componente tibiale laterale (LTC), cambiamenti nell’altezza della linea articolare (CJLH).
Infine, sono stati presi in considerazione i giorni di ricovero e il tasso di complicanze. Ebbene, gli autori non hanno individuato alcuna differenza statisticamente significativa tra questi indici.
Aspetti di miglioramento dati da NAVIO
Se i risultati indicati sopra sembrano suggerire che l’uso del sistema robotico NAVIO non porti alcun vantaggio nell’artroplastica di ginocchio, la metanalisi indica alcuni indici che sembrano essere caratterizzati da meno anomalie, se il chirurgo utilizza il palmare.
In particolare, gli autori indicano come “meno anomali” l’angolo tra anca-ginocchio-caviglia, l’angolo della componente femorale frontale, l’angolo della componente tibiale frontale e come inferiore l’angolo femorale distale laterale e la pendenza posteriore della componente tibiale.
Infine, l’uso del supporto robotico riduce la perdita ematica e allunga il tempo operatorio. I benefici indicati sono tuttavia modesti.
Secondo gli autori servono studi di miglior qualità e meglio strutturati se si vuol capire davvero se il sistema robotico preso in considerazione sia utile o meno nell’artroplastica di ginocchio, così da poterne valutare al meglio il rapporto costo/beneficio.
Sun, C., Ma, Q., Zhang, X. et al. Improved alignment accuracy but similar early clinical outcomes with NAVIO imageless robotic-assisted vs. conventional total knee arthroplasty: a meta-analysis. J Orthop Surg Res 20, 619 (2025). https://doi.org/10.1186/s13018-025-06013-6.