A Napoli si è tenuto un evento dedicato alla neuroriabilitazione, organizzato dal Gruppo di Interesse Specialistico in Fisioterapia Neurologica e Neuroscienze dell’Associazione Italiana Fisioterapia.
L’evento si è concentrato sull’esercizio terapeutico come strumento per lavorare sulla neuroplasticità del cervello con pazienti affetti da malattia di Parkinson e sclerosi multipla. All’evento hanno partecipato 160 fisioterapisti.
Susanna Mezzarobba, presidente del GIS, ha spiegato: «le neuroscienze ci mettono a disposizione una serie di scienze di base e di conoscenze che ci consentono di rendere molto specifica, peculiare ed efficiente la costruzione dell’esercizio terapeutico, strumento dell’apprendimento motorio, indispensabile per massimizzare i processi di neuroplasticità e per favorire il recupero delle funzioni motorie compromesse nelle persone affette da patologia neurologica». Sono state quindi fornite evidenze dalla letteratura.
Percorsi personalizzati
La neuroplasticità esperienza dipendente necessita di protocolli ripetitivi per poter dare i propri benefici. Ecco allora che durante l’evento si è parlato anche del tipo di esercizi da proporre, con quale intensità e con quale specificità.
Conferma la presidente del congresso, Elisa Gervasoni: «abbiamo parlato di cosa fare con i nostri pazienti, quale intensità avere, con quanta frequenza. Sessioni che hanno generato spunti di riflessione per i clinici che sono chiamati a decidere quale percorso riabilitativo proporre una volta di fronte al paziente».
Dato il tema, non stupisce che all’evento fossero presenti fisioterapisti, clinici e ricercatori.
Prosegue Gervasoni: «l’evento è stato non solo un successo dal punto di vista del numero dei partecipanti, ma ha rappresentato anche una bella commistione tra clinici e ricercatori. La caratura di tutti i relatori è stata davvero di alto livello, compresi i colleghi che hanno presentato i propri progetti come poster presentation o come oral presentation». Inoltre, è stato dato spazio alle nuove leve, ovvero ai dottorandi.
La parola ai dottorandi che guardano al futuro
Con la sessione tutta dedicata ai dottorandi il team organizzativo dell’evento ha voluto dare valore ai contributi di fisioterapisti e professionisti sanitari della riabilitazione, anche impegnati nella ricerca.
Ne è conseguita una sessione «durante la quale», ha ricordato Mezzarobba, «sono emersi gli aspetti verso i quali si sta dirigendo la ricerca nell’ambito della fisioterapia, proprio perché il nostro obiettivo è quello di avere una conoscenza sempre maggiore dell’esercizio terapeutico nella fase di recupero del paziente, strumento principe dell’intervento riabilitativo.
Conoscerne tutti i suoi aspetti è infatti fondamentale proprio per poter potenziare al massimo il percorso di recupero motorio della persona che subisce alterazioni di tipo neurologico».
Infine, presenti più relatori internazionali che hanno consentito l’implementazione di nuove conoscenze e punti di vista.