Fondato nel 1874 dal dottor Gaetano Pini, con il nome di “Scuola – istituto dei bambini Rachitici, l’attuale Istituto Ortopedico Gaetano Pini – CTO” è diventato nel 1876 l’ente morale “Pio Istituto dei rachitici” e solo nel 1956 ha assunto il nome attuale. Nel mezzo, una serie di importanti mutamenti che hanno visto affiancare all’iniziale vocazione assistenziale anche la vocazione ortopedica prima, e clinica poi.

Nei vari spostamenti di sede, l’ospedale si è dotato di sale operatorie asettiche, reparti per degenza e anche scuole di specialità per divenire la Clinica ortopedica e la Scuola di Specializzazione in Ortopedia dell’appena istituita Università degli Studi di Milano nel 1924.

Nel tempo, inoltre, all’Ortopedia si sono affiancate anche la Reumatologia e la Traumatologia, la Medicina Fisica e Riabilitativa e l’Idrologia e la Climatologia clinica. L’Istituto è divenuto ospedale nel 1994 e nel 2016 ha accorpato il CTO, assumendo anche la denominazione di ASST. 

Il Pini insegna la “sanità circolare”

Guido Bertolaso, assessore lombardo al Welfare, ha così commentato questi 150 anni di storia: «il “Pini” rappresenta un patrimonio immenso da conservare e tutelare. L’ospedale ha svolto un ruolo importante nella storia della medicina lombarda e italiana, ospitando alcuni dei professionisti più importanti della loro epoca e contribuendo alla formazione di molti altri.

L’idea che porto avanti è quella di una “sanità circolare”. È ora di abbattere steccati e creare connessioni tra le varie aziende sociosanitarie, come ha iniziato a fare il Pini adottando un nuovo modello organizzativo di rete tra ospedali per la cura delle patologie ortopediche e traumatologiche nel territorio regionale.

Questo istituto rappresenta, così come altre realtà settoriali, una realtà fondamentale e strategica per la sanità lombarda. Qui si fa ricerca ad alto livello e con grande professionalità. Nell’ottica di un miglioramento della sanità, il continuo scambio di informazioni e la condivisione di idee ed esperienze diventa decisivo».

Il nuovo modello organizzativo del Pini

Durante l’evento che avvia le celebrazioni per i 150 anni di storia del nosocomio milanese si è discusso anche del nuovo modello organizzativo di rete voluto dall’Istituto, il cui obiettivo finale è erogare cure di altissima professionalità ai pazienti e cittadini.

Per farlo, le diverse aziende sanitarie devono mettere in collaborazione le proprie risorse, così da creare omogeneità di servizio e migliorare la presa in carico delle patologie ortopediche e traumatologiche. In questo modello, la formazione e l’insegnamento rivestono un ruolo fondamentale.

Paolo Lattuada, direttore generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO, ha dichiarato: «è un vero onore, per me, dare avvio a queste celebrazioni che proseguiranno nel 2024, con il contributo di tante persone che hanno a cuore il “Pini”, che hanno vissuto e vivono in questa realtà che ha dato davvero molto alla città di Milano e ancor di più a ogni singolo paziente che è stato qui, che per noi rimane sempre al centro del nostro agire. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che qui lavorano e, con dedizione professionalità e competenza stanno investendo su innovazione, ricerca e cura».