La realizzazione di un invaso adeguato a un paziente amputato è un passaggio fondamentale perché garantisce la comodità della protesi e la sua usabilità.
Tuttavia, l’invaso è anche la parte della protesi che necessita di più frequenti aggiustamenti o sostituzioni, perché risente della variabilità di dimensioni del moncone.

Un team statunitense ha utilizzato la stampa 3D per creare un inserto su misura da aggiungere all’invaso per restituirgli vestibilità (Nickel E, Barrons K, Hand B, Cataldo A, Hansen A. Three-dimensional printing in prosthetics: Method for managing rapid limb volume change [published online ahead of print, 2020 Jun 25]. Prosthet Orthot Int. 2020;309364620934340. doi:10.1177/0309364620934340).
La tecnica è stata utilizzata su un unico paziente con protesi transtibiale ben calzante.

Inizialmente i ricercatori hanno creato un invaso over size per poi prenderne forma e misura con uno strumento digitale. Le stesse caratteristiche sono state rilevate anche per l’invaso adeguato.
Mettendo a confronto le due immagini i ricercatori hanno quindi progettato un inserto capace di riempire il vuoto tra i due invasi, per poi stamparlo in 3D.

Il nuovo adattatore è stato testato con un test di camminata (two-minute walk test), che ne ha rivelato l’efficacia.
Anche il “socket comfort score” ha dato ottimi risultati.

Lo studio suggerisce che questo adattatore di invaso ne possa allungare la durata anche a fronte di una rapida diminuzione del volume del moncone.
Secondo gli autori, si potrebbe pensare di creare adattatori di diversa dimensione da usare nel corso della vita della protesi per adeguarla ai fisiologici cambiamenti di volume del moncone, in modo tale da renderla sempre comoda e funzionale.

Stefania Somaré