Riflettendo sul tema dei ritardi nel pagamento dei debiti da parte delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti degli operatori del settore, Michele Clementi (nella foto), segretario nazionale di Assortopedia, ha commentato il recente decreto legge 35, emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativo al riparto di cinque miliardi destinati al pagamento dei crediti sanitari per il 2013. «Tale iniziativa, resa possibile da un alleggerimento dei vincoli concesso in Commissione Europea, è parte di un progetto più ampio che dovrebbe consentire il pagamento di ben quaranta miliardi, cifra mai vista nella storia del nostro Paese. Sussistono però diversi motivi di preoccupazione, ragione per la quale sono all’analisi numerosi emendamenti al decreto stesso: procedure eccessivamente articolate, assenza di certezza sui tempi operativi da parte della Pubblica Amministrazione, destinazione certa dei fondi stanziati, assicurazioni in merito all’assenza di inasprimenti con nuove tasse regionali, rispetto della nuova direttiva europea sui ritardati pagamenti, eliminazione del blocco delle azioni esecutive che, a questo punto, sarebbe ancora più assurdo mantenere. Confindustria è l’associazione di categoria che più di tutti si è mossa in questa direzione e anche Assortopedia ha fatto la sua parte, presentando una memoria alla Commissione Speciale della Camera».