Un recente studio italiano, pubblicato su “Clinica Terapeutica”, indaga l’efficacia di due strumenti riabilitativi nel recupero dell’arto superiore in pazienti che hanno subito un ictus, sviluppando una emiparesi controlaterale alla parte di cervello colpita: la terapia dei neuroni a specchio e la terapia del movimento indotto da costrizione. In questo studio randomizzato e controllato, gli autori si concentrano, in particolare, sulla funzionalità motoria dell’arto superiore e sulla destrezza.
Lo studio è particolarmente interessante perché l’emiparesi è tra gli esiti di ictus più frequenti, colpendo 6 pazienti su 10, e quindi individuare una strategia terapeutica efficace potrebbe essere di vantaggio a molte persone.
Protocolli riabilitativi a confronto
In questo lavoro gli autori hanno arruolato 120 pazienti, con età media 72,33 anni e un rapporto uomini/donne abbastanza equilibrato. I partecipanti sono stati divisi in modo randomizzato in 3 gruppi, ognuno sottoposto a un diverso regime riabilitativo.
Tutti i gruppi hanno seguito un iter riabilitativo convenzionale, con sessioni da 45 minuti 2 volte al giorno per un totale di 40 giorni. A questo iter, mantenuto dai 40 pazienti del gruppo di controllo, i pazienti dei due gruppi di studio aggiungono rispettivamente 5 sessioni settimanali da 45 minuti di terapia dei neuroni a specchio o di terapia con movimento indotto da costrizione. Gli outcome presi in considerazione sono i medesimi per tutti e tre i gruppi:
- il Nine Hole Peg Test, per valutare la destrezza dell’arto emiparetico e di quello sano;
- l’Hand Grip Strength Test; la scala Ashworth modificata; il Mini Mental State Examination; l’indice di Motricità;
- l’indice di Barthel;
- il Quick DASH;
- l’indice Frenchay Activities;
- la scala modificata di Rankin;
- la scala NRS.
Quale lo strumento riabilitativo più efficace?
Lo studio rivela miglioramenti significativi sia nei pazienti sottoposti a terapia dei neuroni a specchio, sia in quelli trattati con il movimento indotto da costrizione, in particolare nella destrezza dell’arto riabilitato, nella funzionalità motoriale e nell’indipendenza nello svolgere le attività quotidiane. Questi miglioramenti sono maggiori di quelli che si raggiungono con un iter riabilitativo convenzionale, pertanto può essere interessante valutare l’uso dei due metodi studiati nella pratica clinica, per ottimizzare le strategie riabilitative su pazienti con emiparesi acquisita da ictus. Importante, per confermare la bontà dei metodi studiati, valutarne gli effetti sul lungo termine.
Studio: de Sire A, Marotta N, Prestifilippo E, Agostini F, Parente A, Tasselli A, Mezian K, Vecchio M, Longo UG, Ammendolia A. Efficacy of Constraint-Induced Movement Therapy and mirror therapy in improving upper limb motor function and dexterity in post-stroke hemiparetic patients: a randomized controlled trial. Clin Ter. 2025 Nov-Dec;176(6):716-726. doi: 10.7417/CT.2025.5288. PMID: 41267587.


