Una delle tecniche innovative per migliorare il controllo delle protesi di arto è la TMR (Targeted Muscle Reinnervation), che prevede di reinnervare con i nervi rimasti nel moncone alcuni particolari muscoli perché agiscano come amplificatori biologici del segnale motorio, permettendo al soggetto di muovere la protesi.
Inoltre, la tecnica crea un maggior numero di aree da controllare con elettromiografia, il che consente il controllo anche simultaneo di più articolazioni protesiche.
L’idea è di rendere più semplice il controllo protesico, perché ciò riduce il tasso di abbandono della protesi, oltre ad aumentare la qualità di vita degli utilizzatori.

Come sottolineato da un team dell’Unità di Robotica e Tecnologie centrate sulla persona dell’Università Capus Bio-Medico di Roma e del Centro Protesi dell’inali di Budrio, non c’è ancora consenso rispetto a quale sia la migliore strategia di controllo da adottare in questo ambito (Mereu F, Leone F, Gentile C, Cordella F, Gruppioni E, Zollo L. Control Strategies and Performance Assessment of Upper-Limb TMR Prostheses: A Review. Sensors (Basel). 2021 Mar 10;21(6):1953. doi: 10.3390/s21061953. PMID: 33802231; PMCID: PMC8000641).
Inoltre, tanti sono anche i test di valutazione della TMR stessa, basati su metriche diverse, il che rende difficile creare delle Linee Guida comuni.

Da qui, l’esigenza di effettuare una revisione sulla materia per evidenziare, da una parte, le limitazioni ancora presenti nel settore e, dall’altra, proporre un metodo standard per la valutazione delle metriche di controllo. Ecco alcune delle conclusioni cui sono giunti gli autori.
Primo: se consideriamo l’uso del “Controllo Diretto”, le strategie più utilizzate al momento sono quella proporzionale e quella della selezione simultanea delle articolazioni protesiche; nel contesto del “Pattern Recognition”, invece, è molto diffuso l’uso dell’algoritmo LDA (Linear Discriminant Analysis).
Per quanto riguarda, invece, la valutazione delle performance, i metodi più utilizzati sono il “Box and Block Test” (BBT) e il “Clothespin Relocation Test” (CRT).
Infine, tra le protesi mioelettriche, le più comuni sono composte di 3 punti di controllo, per il gomito (Flessione/Estensione), per il polso (Prono/Supino) e per la mano (Aperto/Chiuso). La review si basa su 20 articoli, che vengono ampiamente analizzati, ed è open.

Stefania Somaré