L’obesità è una patologia metabolica dilagante, che ha più che raddoppiato la propria prevalenza dal 1990 negli adulti, prevalenza che è quadruplicata negli adolescenti. Nel 2022 si stima che fosse obesa una persona su otto.
La letteratura mette in evidenza l’obesità come fattore di rischio per sviluppare diverse patologie, come per esempio la stessa artrosi di anca e ginocchio, ma non solo. Si sa che, in alcuni tipi di intervento, essere obesi compromette l’esito finale, riducendo il tasso di successo.
Un recente studio australiano, pubblicato su The Journal of Shoulder and Elbow Surgery, valuta l’impatto dell’obesità sul successo dell’artroplastica di spalla, in particolare confrontando il tasso di revisione in pazienti obesi e non obesi.
Le basi dello studio
Vari gli enti coinvolti in questo lavoro, a partire dal coordinatore, il Dipartimento di Ortopedia del Wangaratta Hospital. Gli altri partecipanti sono l’Australian Orthopaedic Association National Joint Replacement Registry (AOANJRR), il Dipartimento di Ortopedia del Box Hill Hospital e del Royal Hobart Hospital e il South Australian Health and Medical Research Institute (SAHMRI).
Gli autori partono dal Registro AOANJRR prendendo in considerazione sia l’artroplastica anatomica di spalla che quella inversa. Il registro riporta informazioni su 9.549 artroplastiche anatomiche per artrosi, 13.920 artroplastiche inverse date da lesioni alla cuffia dei rotatori e 4.685 artroplastiche inverse per frattura di spalla. In tutto, quindi, i pazienti presi in considerazione sono più di 28 mila.
Una volta divisi per indice di massa corporea, gli autori hanno confrontato i diversi tassi di revisione, individuando effettivamente delle correlazioni interessanti.
I risultati
Gli autori hanno individuati diverse condizioni per le quali l’obesità aumenta il tasso di revisione in pazienti sottoposti ad artroplastica di spalla, sia anatomica sia inversa. Soggetti con obesità di classe 3 hanno un maggior rischio di incorrere in una revisione rispetto ai soggetti non obesi se sottoposti ad artroplastica inversa per frattura di spalla, in particolare per sviluppo di instabilità o dislocazione della protesi.
Se si considera, invece, un’artroplastica anatomica effettuata su indicazione di artrosi, sono i pazienti con obesità di classe 1 e 2 ad avere un maggior rischio di revisione per insufficienza della cuffia.
In tutti gli altri casi non sono state individuate differenze nel tasso di revisione legate alle diverse categorie di indice di massa corporea. Gli autori suggeriscono in particolare di coinvolgere i pazienti con obesità di classe 3 e una frattura di spalla in incontri di counselling perché diventino consapevoli dei rischi che incorrono nel post intervento.
Onggo JR, Jamieson R, Du P, Gill DRJ, Wang K. Revision rates between obese and non-obese total shoulder arthroplasty patients: An Australian registry data study. J Shoulder Elbow Surg. 2025 Jul 14:S1058-2746(25)00505-1. doi: 10.1016/j.jse.2025.05.036. Epub ahead of print. PMID: 40669557